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Il 29 aprile 1961 interpreta Rodolfo ne La bohème di Puccini, ottenendo così la consacrazione nel mondo della lirica

Nel 1961 Pavarotti ottiene il primo riconoscimento personale, nel Concorso Internazionale Achille Peri, che si svolgeva a Reggio Emilia, organizzato da Luigi “Gigetto” Reverberi, talent scout di giovani cantanti lirici, da Pavarotti alla Tebaldi, alla Cossotto, ecc.
La vittoria di questo concorso gli ha consentito di esibirsi davanti al grande pubblico, come il 29 aprile 1961 quando ottiene la sua consacrazione artistica salendo sul palcoscenico del Teatro Municipale di Reggio Emilia per interpretare il ruolo di Rodolfo ne La bohème di Puccini.

29 aprile 1961: Pavarotti ottiene la sua consacrazione artistica

Il 29 aprile del 1961 Luciano Pavarotti inizia il suo percorso di ascesa nel mondo della lirica, salendo sul palcoscenico del Teatro Municipale di Reggio Emilia per interpretare il ruolo di Rodolfo ne La bohème di Puccini, diretta da Francesco Molinari Pradelli.

Il ruolo de La bohème

Per ammissione dello stesso Pavarotti il ruolo di Rodolfo nel lavoro pucciniano La bohème è rimasto quello più rappresentativo del suo repertorio, tanto che Rodolfo sarebbe divenuto nel corso della sua carriera una sorta di suo alter ego sul palco.

La messa in scena de La bohème fu riproposta in diverse città d’Italia ed ebbe addirittura alcune richieste all’estero; Pavarotti interpretava inoltre il ruolo del Duca di Mantova nel Rigoletto, a Carpi, a Brescia e al Teatro Massimo di Palermo, dove, sotto la direzione del maestro Tullio Serafin, ottenne un buon successo e consacrò la sua figura di tenore in tutta Italia.



Fatti antecedenti

Il giovane Pavarotti decise di non intraprendere subito una carriera musicale vera e propria, evitando così il conservatorio. Per un lungo periodo invece dedicò i suoi studi all’insegnamento, per diventare un docente di educazione fisica e insegnare in seguito alle scuole elementari per due anni, dopo essersi iscritto nell’Istituto magistrale di Modena (la stessa scuola frequentata anche da Francesco Guccini).

Pur proseguendo la sua attività nell’insegnamento, non aveva abbandonato gli studi di canto con il tenore Arrigo Pola (di cui manterrà canoni e principi nella sua futura carriera) e alla partenza di questi per il Giappone, tre anni dopo, proseguì la sua preparazione con il maestro Ettore Campogalliani, con il quale perfezionò la tecnica del fraseggio e della concentrazione. Per sua stessa ammissione i due sono rimasti per sempre i suoi unici e onorati maestri.


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Inizi e consacrazione

Stando a quanto riporta “Wikipedia”, negli anni successivi, entrato a pieno regime nel mondo della lirica e sempre continuando i suoi studi canori, il giovane tenore ottenne un primo successo musicale, nel 1955, in una delle sue esibizioni con il padre e la Corale Rossini in Galles, nel corso del Festival di Llangollen dove la corale si aggiudicò il primo premio. Nel 1995, a quarant’anni di distanza dall’ultima volta, torna a Llangollen, esibendosi in un concerto contenente le più famose arie.

Nel 1961 ottiene il primo riconoscimento personale, nel Concorso Internazionale Achille Peri, che si svolgeva a Reggio Emilia, organizzato da Luigi “Gigetto” Reverberi, talent scout di giovani cantanti lirici, da Pavarotti alla Tebaldi, alla Cossotto, ecc. La vittoria di questo concorso consentì al giovane Pavarotti di esibirsi davanti al grande pubblico, come il 29 aprile, quando ottenne la sua consacrazione artistica col ruolo di Rodolfo ne La bohème di Puccini.


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Pavarotti negli anni Sessanta.