Economia

Da PayPal a Google Pay: i sistemi più usati per pagare online

I pagamenti digitali sono sempre più utilizzati dagli utenti della Rete, e ognuno presenta proprie caratteristiche, vantaggi e svantaggi, a seconda delle esigenze

Quale metodo di pagamento scegliere, tra i tanti offerti dalla Rete? Il dubbio sulla scelta riguarda oggi la gran parte degli italiani, visto che, entro il 2025 si stima che i consumatori digitali del Belpaese saranno oltre 40 milioni. I sistemi attualmente più utilizzati per le compravendite via web sono le carte di pagamento (54 per cento), ma i wallet digitali e i cosiddetti metodi alternativi sono in rapida crescita, e attualmente la percentuale d’uso si attesta intorno al 27 per cento.

Ecco, dunque, una panoramica sulle forme di pagamento digitale alternative più utilizzate, ognuna delle quali presenta delle opportunità e degli svantaggi, ma soprattutto delle caratteristiche specifiche interne.

PayPal: il più usato da utenti e imprese

Oltre alle carte prepagate, come Postepay, che meritano un approfondimento a parte, una delle forme di pagamento più diffuse nel mondo è PayPal, che ha introdotto una vera e propria rivoluzione per l’e-commerce, sia dal lato delle imprese che da quello dei consumatori.

L’effetto pandemia e la transizione digitale hanno spinto ancora sulla crescita del numero di utenti attivi, che sale a doppia cifra di anno in anno.

Il valore aggiunto del wallet è legato alla sicurezza e alla riservatezza dei dati, protetti da un sistema crittografico avanzato, ma soprattutto da un meccanismo di autenticazione che prevede di digitare soltanto il proprio indirizzo e-mail associato al conto e una password.

Tra le specificità di PayPal un punto di forza è il nuovo sistema di pagamento in tre rate, utile soprattutto, ma non soltanto, per transazioni aventi ad oggetto beni fisici.

Dal lato dei servizi, PayPal ha una politica di sicurezza piuttosto rigida, motivo per il quale è stato scelto come partner preferenziale per i pagamenti alla Pubblica Amministrazione, con l’integrazione al sistema PagoPA.

Sempre dal lato dei servizi, il borsellino elettronico presenta dei vantaggi legati alla velocità delle operazioni e ai costi di commissione contenuti, ma anche l’approvazione preliminare in merito ad alcune tipologie di servizio, dal trading al gioco legale a distanza, dal brokeraggio alle consulenze mediche online. Questo significa che tutti gli studi medici a distanza come tutti i casinò con deposito PayPal, per fare qualche esempio, hanno superato lo step intermedio di approvazione.

In generale, il wallet presenta sistemi di protezione che tutelano sì l’acquirente, ma anche il venditore, con appositi strumenti di gestione del rischio, messi a disposizione per chi apre un account Business.

Tra le alternative a PayPal, funzionanti come gateway di pagamento, c’è Stripe, operativa in Italia dal 2018.

Apple Pay e Google Pay

Apple Pay e Google Pay, ma anche Samsung Pay, sono digital wallet che permettono di agevolare le compravendite app-to-app sui dispositivi mobili,  e sono dunque molto utili a coloro che scelgono di pagare tramite smartphone o smartwatch: secondo le ricerche questi utenti corrispondono al 30 per cento degli italiani.

Apple Pay è riservato ai possessori di dispositivi iOS e dunque questo rappresenta una selezione dell’utenza alla fonte. Tra i vantaggi del wallet c’è la velocità delle transazioni grazie al sistema Touch ID, che comunque garantisce sicurezza e riservatezza dei dati.

Anche con Apple Pay sono possibili pagamenti rateizzati, e il vantaggio, per quanto riguarda le compravendite contactless Tap to Pay, è l’abbattimento dei costi di commissione se le transazioni avvengono da un dispositivo Apple verso gli e-commerce o le catene retail che supportano il sistema.

Come nel caso di Samsung Pay, il punto di svantaggio è l’esclusività, visto che il metodo è riservato, rispettivamente, ai soli utenti della Mela o ai possessori di dispositivo Samsung.

Il funzionamento di Google Pay è simile a quello del concorrente Apple, ma il metodo del gigante di Mountain View è compatibile sia con i dispositivi iOS che Android. Anche il wallet Google è sicuro, grazie a una modalità di trasmissione/ricezione NFC, sia da POS che da smartphone.

Un ulteriore vantaggio è quello di funzionare come un vero e proprio borsellino elettronico, consentendo di archiviare carte fedeltà.

La versatilità dell’app, che si può scaricare facilmente dal Play Store, ha reso Google Pay un sistema piuttosto utilizzato da utenti e aziende partner, anche di servizi, come Flixbus e la banca per smartphone N26.

Amazon Pay

Non poteva mancare, tra i metodi alternativi a PayPal, Amazon Pay, dato che milioni di acquirenti comprano ogni giorno dalla piattaforma di e-commerce più famosa al mondo. Il criterio di selettività, in questo caso, è dato dal possesso di un account Amazon.

Tuttavia, il sistema prevede che, tramite le credenziali Amazon, si possano acquistare anche beni o servizi al di fuori di quelli messi in commercio all’interno della piattaforma. I protocolli di cifratura e il sistema di protezione dalle frodi applicato sono gli stessi di quelli utilizzati su Amazon, e un altro vantaggio è la possibilità di ricevere assistenza da parte dello staff, in caso di problemi.

Amazon Pay è compatibile con molti e-commerce, e non prevede costi di commissione o canoni mensili.

Tuttavia, come si è detto, è necessario aprire un account Amazon come, ad oggi, hanno già fatto quasi 3 miliardi di utenti in tutto il mondo.

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