Cronaca

Vigile urbano trovato con migliaia di video e foto spinte: scandalo in Toscana, rinviato a giudizio

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Foto di repertorio

Un vigile urbano è stato trovato in possesso di centinaia di migliaia di video e foto pedopornografici scatenando uno scandalo in Toscana: è finito a processo a Prato. Le indagini hanno rivelato che il materiale sequestrato è di una gravità allarmante: sono stati rinvenuti 153.347 file di immagini e 1.117 video che ritraggono minori, spesso molto piccoli, impegnati in atti sessuali con adulti e in scene di autoerotismo.

Vigile urbano trovato con video e foto spinte: processo a Prato

Un’inchiesta sconvolgente ha colpito il Comune di Carmignano, situato nella provincia di Prato: un agente della polizia municipale è stato rinviato a giudizio con l’accusa di detenzione e accesso a materiale pedopornografico. La scoperta è avvenuta quasi per caso, durante un intervento tecnico sui computer dell’ente, che erano stati compromessi da un virus informatico.

Il tecnico responsabile della riparazione ha trovato una cartella sospetta, camuffata sotto il nome “Archivio/Autovelox/mio”. All’interno, è stata rinvenuta una consistente quantità di immagini e video di natura pedopornografica. Sono state immediatamente effettuate segnalazioni alla Procura di Firenze, competente per questo tipo di reati, e il computer utilizzato dall’agente è stato sequestrato, insieme a nove CD-ROM contenenti ulteriore materiale.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il materiale trovato è di una gravità allarmante: si tratta di 153.347 file di immagini e 1.117 video che ritraggono minori, spesso in età molto giovane, coinvolti in atti sessuali con adulti e in scene di autoerotismo. Il pubblico ministero Sandro Cutrignelli, nella relazione inviata al comandante della polizia municipale, ha evidenziato come l’agente abbia “consapevolmente” procurato e detenuto il materiale illecito tramite mezzi telematici. Le azioni contestate si estendono su un periodo di oltre otto anni, dal maggio 2015 fino all’autunno del 2023, quando il caso è venuto alla luce. Il comandante della polizia municipale, informato della situazione, ha prontamente sospeso l’agente dal servizio.

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