Cronaca

Tiziana Morandi, pena ridotta per la ‘Mantide della Brianza’ che ha narcotizzato e derubato 9 uomini

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Tiziana Morandi

La pena per Tiziana Morandi, conosciuta come la “Mantide della Brianza”, è stata ridotta di due anni. La 49enne, originaria della provincia di Monza, era stata condannata lo scorso dicembre a 16 anni e 5 mesi per aver adescato, narcotizzato e derubato nove uomini. Attualmente in carcere dal luglio 2022, Morandi ha ingannato le sue vittime, contattandole sui social e somministrando loro benzodiazepine prima di derubarli. Le vittime avevano un’età compresa tra i 27 e gli 83 anni.

Tiziana Morandi, pena ridotta per la ‘Mantide della Brianza’

La Corte d’Appello di Milano ha disposto una leggera diminuzione della pena, stabilendo una condanna a 14 anni e 5 mesi di reclusione, oltre a una multa di 7.500 euro. Nel dicembre scorso, i giudici di Monza l’avevano condannata a 16 anni e 5 mesi per diversi reati, tra cui rapina, lesioni, uso indebito di carte di credito e violazione della normativa sugli stupefacenti.

I tentativi della 49enne, presente in aula, di difendersi si sono rivelati vani. Prima dell’intervento della sostituta procuratrice generale Maria Pia Gualtieri, la donna ha cercato nuovamente di proclamare la sua innocenza, attribuendo la responsabilità al Covid. Nelle sue dichiarazioni spontanee, ha descritto una “condizione di annientamento” vissuta in quel periodo, che l’aveva spinta a cercare conforto “nei social per solitudine e per arrotondare”. Ha aggiunto che “quello che sto vivendo ora” è “meno terribile della prigionia di allora, mentre i telegiornali trasmettevano bollettini di guerra”.

Gli uomini che si recavano a casa sua “come cavie per i massaggi che offrivo”, ha continuato, “non erano tutti persone affidabili e, sinceramente, molti desideravano cose diverse, che trovavo difficili da gestire”. Le affermazioni dell’imputata sono state definite “menzogne” dalla pg Gualtieri. La difesa, rappresentata dall’avvocato Angelo Leone, ha tentato nuovamente di presentare, anche davanti alla terza sezione penale della Corte d’appello (presieduta da Antonella Lai), la richiesta di una perizia psichiatrica, già respinta dal Tribunale di Monza. La pg ha sottolineato che una valutazione psichiatrica presente negli atti, redatta da un ospedale, “aveva già escluso elementi di criticità psicopatologica”.

Con la sentenza odierna, i giudici hanno respinto la richiesta della difesa di riaprire il processo per un accertamento psichiatrico e hanno confermato l’intero impianto accusatorio dell’inchiesta condotta dai pm di Monza, Carlo Cinque e Marco Santini, insieme ai carabinieri. È stata disposta solo una riduzione della pena di due anni, senza però concedere le attenuanti generiche. Le motivazioni del verdetto saranno rese disponibili tra 90 giorni, ma le imputazioni, che ammontano a circa venti, relative a reati di rapina, incapacità procurata e lesioni, rimangono confermate.

Come riportato da MonzaToday, le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Vimercate erano iniziate nell’agosto del 2021, quando un 83enne di Roncello è stato trovato dal figlio in stato di incoscienza e addormentato nella sua abitazione, e successivamente trasportato al pronto soccorso. L’analisi tossicologica ha rivelato la presenza di benzodiazepine nel suo sangue. L’uomo ha raccontato ai carabinieri di essersi addormentato dopo aver bevuto una camomilla con una donna che si era presentata alla sua porta per una raccolta fondi a scopo benefico. Una volta in ospedale, si è reso conto di non avere più la collana con alcune medagliette e la fede nuziale al dito.

Secondo le accuse, Morandi avrebbe agito in modo simile nei confronti di altri due anziani nel mese di agosto 2021 a Roncello: un uomo di 84 anni e uno di 67. Il primo ha raccontato di aver incontrato una donna al bar, che lo ha invitato a bere qualcosa insieme, e di essere stato derubato di 50 euro. Il secondo, invece, ha dichiarato di aver conosciuto una donna sui social network, di averla incontrata di persona e di essersi poi ritrovato senza la catenina d’oro al collo e con il bancomat svuotato.

Dopo la prima denuncia, i militari hanno raccolto una serie di casi simili. Morandi si sarebbe presentata ad altri uomini parlando di presunti fondi raccolti per curare bambini malati. Gli uomini più giovani, invece, sarebbero stati avvicinati con la scusa di una pizza o di un aperitivo. Tutti, poi, si sono misteriosamente sentiti male o sono caduti in un sonno profondo, risvegliandosi privi di oggetti di valore o denaro.

Monza di Brianza