La lettera a Babbo Natale e all’Eav dei pendolari della Circumvesuviana: “Desideriamo poter usufruire del servizio di trasporto pubblico ferroviario come tutti gli altri”. Nella missiva, evidenziano anche i disagi affrontati nell’ultimo anno, come le “ore di lavoro perse, che si traducono in una riduzione dei nostri stipendi a causa dei numerosi ritardi e delle cancellazioni dei treni sulle linee vesuviane”.
La lettera a Babbo Natale dei pendolari: “Restituisci treni promessi”
I pendolari della Circumvesuviana hanno redatto una lettera originale indirizzata a Babbo Natale, nella quale richiedono un aumento del numero di treni e delle corse. Sperano che questa richiesta possa portare a un cambiamento significativo nel 2025, che si avvicina rapidamente. Nella lettera, evidenziano anche i disagi affrontati nell’ultimo anno, come le “ore di lavoro perse, che si traducono in una riduzione dei nostri stipendi a causa dei numerosi ritardi e delle cancellazioni dei treni sulle linee vesuviane”.
Evidenziano inoltre che la decisione di riservare esclusivamente alla linea di Sorrento il servizio ferroviario nei pomeriggi di Natale e Capodanno ha lasciato gli altri territori privi di treni. Nella loro lettera, sottolineano che questa scelta dimostra chiaramente una mancanza di ascolto delle nostre richieste; convinta della validità delle sue decisioni, ha confuso le escursioni dei viaggiatori con pellegrinaggi, parlando di miracoli.
I disagi
Nella lettera indirizzata a Babbo Natale, firmata da comitati civici, associazioni, Legambiente e Federconsumatori della Campania, i pendolari hanno sottolineato come la linea sia riuscita a mantenere il triste primato di essere la peggiore ferrovia d’Italia. Questo è avvenuto a causa della riduzione del numero di corse e treni disponibili, che ha comportato un aumento dei tempi di attesa, delle avarie, dei ritardi e delle soppressioni. Inoltre, hanno evidenziato come le responsabilità di questa situazione siano state attribuite a chi ha gestito in precedenza, nonostante nel 2015 ci fossero 70 treni disponibili, mentre oggi se ne contano solo circa 50.
“Cara Eav“, continua la lettera, “sebbene possa vantare un bilancio attivo, principalmente grazie alla disponibilità del concessionario che non applica penali per la scarsa qualità del servizio e agli introiti degli abbonamenti per studenti garantiti dalla regione, sulle linee vesuviane ha deluso le aspettative. La lettera si chiude con una chiara richiesta all’Eav, che gestisce la tratta: “Noi pendolari e viaggiatori, con questa missiva, chiediamo il treno che ci è stato promesso da anni, quello che ci è stato sottratto a causa di scelte gestionali inadeguate, quello che viene fornito in quantità limitate e in modo discriminatorio. Pendolari e viaggiatori di Sorrento, Ottaviano, Poggiomarino, Sarno, Madonnelle e Baiano siamo tutti uguali e desideriamo poter utilizzare il servizio di trasporto pubblico ferroviario in modo equo. Vogliamo essere considerati tutti allo stesso modo anche da parte vostra.”