Oltre 842mila i nuclei familiari che hanno beneficiato del reddito di cittadinanza, ossia più di 2,214 milioni di persone con assegni medi di 518,36 euro. Sul fronte pensione di cittadinanza, invece, ad accedere al beneficio sono stati 117.220 nuclei familiari pari a più di 133mila persone coinvolte, con assegni integrativi medi di 208 euro. È l’Inps a fare il punto della situazione aggiornando i dati ai primi del mese di settembre.
Pensione e reddito di cittadinanza, i dati Inps
Nel complesso, per reddito e pensione di cittadinanza ammontano a 960mila i nuclei familiari coinvolti, per un totale di persone pari a 2.348.423.
L’importo medio dell’assegno per Rdc si attesta sui 418 euro al mese. Per quel che riguarda invece le sole domande, sia di reddito che di pensione, ne sono pervenute all’Inps 1.460.463. Di queste 960mila sono state accolte (il 99,6% del totale); 90.812 sono in lavorazione e 409.644 sono state respinte o cancellate.
Hanno beneficiato del Rdc, prosegue l’istituto, 1.923.481 milioni di italiani e 82.000 cittadini europei mentre sono stati 169.859 quelli extracomunitari che hanno avuto accesso al reddito su un totale di 1,214 milioni. Per la pensione di cittadinanza, invece, ne hanno goduto 129.949 italiani , 1.052 cittadini europei e 2.112 cittadini extraeuropei.
Quanto ai nuclei familiari che hanno percepito l’assegno del rdc, sono quasi 359mila quelli che includono almeno un minore e 611.025 quelli senza minori, mentre ammontano a 201.860 i nuclei con la presenza di disabili (758mila senza presenza di disabili).
Ministro Catalfo: i dati Inps confermano necessità delle misure
“I dati dell’Inps sul reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza confermano che sono misure necessarie per il Paese” ha affermato il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo, commentando il monitoraggio dell’Inps. “L’impianto è ormai rodato e i controlli sono minuziosi. Sapere che 2,4 milioni di persone non vivono più sotto la soglia di povertà è per noi motivo di grande soddisfazione” spiega ancora il ministro in una nota, concludendo: “abbiamo assicurato la tenuta sociale del Paese e siamo già al lavoro per far partire la fase 2 del reddito di cittadinanza”.