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Pensioni, Berlusconi: “1000 euro anche per le mamme”

Silvio Berlusconi ribadisce il suo impegno nel voler incrementare le pensioni minime e assicurarle anche alle mamme. Lo ha riconfermato questa sera ai microfoni di Stasera Italia su Rete 4. “Se l’arte di governo consiste nel fare il bene possibile nelle circostanze date, questa volta direi che lo abbiamo fatto al di là di ogni dubbio“, dice il leader di Forza Italia sui primi cento giorni del governo.

Pensioni, Berlusconi: “1000 euro anche per le mamme”

Il leader di Forza Italia ha affermato: “In poche settimane, e con una squadra di governo non ancora rodata, abbiamo varato una legge finanziaria che anticipa alcune delle riforme strategiche che sono nel programma di Forza Italia: un primo aumento delle pensioni minime, salite a 600 euro, alcuni passi sulla strada della decontribuzione dei contratti di primo impiego dei giovani, provvedimenti fiscali che estendono la flat tax“.

Inoltre ricorda che la gran parte delle risorse erano impegnate nel fronteggiare il caro bollette:

“Eppure, la gran parte delle risorse erano bloccate dalla necessità assoluta di fronteggiare il caro-bollette e il prezzo dell’energia. In queste condizioni non si sarebbe potuto fare altro. Certo, è solo l’inizio, gli impegni presi in campagna elettorale nei cinque anni rimangono tutti validi. Li realizzeremo nell’ambito temporale della legislatura. Le polemiche di questi giorni che riguardano la giustizia, rafforzano la nostra convinzione che è necessario approvare rapidamente una riforma del sistema giudiziario, dando attuazione agli impegni presi dal Ministro della giustizia Carlo Nordio, impegni che noi condividiamo totalmente”.

Il nostro impegno di legislatura è quello di portare le pensioni minime a 1000 euro per tutti, anziani e disabili, comprese le nostre mamme, che non hanno mai potuto svolgere un lavoro retribuito sacrificandosi per la famiglia tutta la vita. L’altro impegno è quello di offrire una speranza concreta di lavoro ai nostri giovani, ai nostri ragazzi, perché sono troppi quelli che oggi non studiano e non lavorano. Il nostro progetto prevede invece, di giungere alla completa defiscalizzazione e decontribuzione per i contratti di primo impiego. Questo significa ridurre a meno della metà il costo del lavoro effettivo sostenuto da un’azienda“, conclude il leader di Forza Italia.

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