La circolare dell’Inps numero 148, pubblicata il 18 dicembre 2020, ha disposto il “rinnovo delle prestazioni assistenziali e delle prestazioni di accompagnamento alla pensione per l’anno 2021″. Ecco cosa cambia e quali sono le ultime novità per le pensioni d’invalidità 2021.
Requisiti reddituali per la pensione d’invalidità 2021
Le prestazioni rese in favore delle persone con invalidità riconosciuta (mutilati, invalidi civili totali, ciechi civili e sordomuti) mantengono gli stessi limiti reddituali previsti anche nel 2020.
“Il limite di reddito per il diritto all’assegno mensile degli invalidi parziali e delle indennità di frequenza è quello stabilito per la pensione sociale (art. 12 della legge n. 412/1991)”.
Per gli invalidi civili totali, ai ciechi civili e ai sordi, resta lo stesso limite di reddito annuo personale previsto nel 2020, ovvero 16.982,49 euro.
Per gli invalidi parziali e i minorenni, ai quali viene riconosciuta l’indennità di frequenza, il limite di reddito resta 4.931,29 euro.
Pensioni: i nuovi importi per il 2021
Non sono previste sostanziali novità, rispetto allo scorso anno.
Gli invalidi (sia totali e parziali) e i sordi ricevono un sostegno mensile per un importo di 287,09 euro.
Per i ciechi parziali, invece, l’assegno è di 213,08 euro, mentre per quelli assoluti sale a 310,48 euro.
L’assegno di accompagnamento, invece, prevede una lieve modifica. Infatti, dal 1° gennaio 2021 aumenta fino a 522,10 euro.