Entro il primo maggio 2025 sarà possibile presentare le domande per accedere alle pensioni a quota 97,6 (98,6 per i lavoratori autonomi). I requisiti e modalità di richiesta. Tutte le informazioni da conoscere.
Pensioni, domande di quota 97,6 entro la scadenza del 1° maggio
Entro il 1° maggio 2025, sarà possibile presentare le domande per accedere a quota 97,6 (98,6 per i lavoratori autonomi), che consente il pensionamento anticipato con 35 anni di contributi e un’età di 61 anni e 7 mesi. Le indicazioni fornite dall’Inps si rivolgono ai lavoratori impegnati in attività particolarmente faticose e pesanti. I termini si applicano sia ai dipendenti che agli autonomi che raggiungono i requisiti nel 2026.
Secondo il messaggio 801 del 05-03-2025 dell’ente previdenziale, la domanda può essere presentata anche dai lavoratori dipendenti del settore privato che hanno svolto lavori gravosi e che possono maturare il diritto alla pensione attraverso il cumulo dei contributi versati in una delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi, seguendo le normative specifiche per tali gestioni.
Pensioni a quota 97,6: i requisiti
I lavoratori che acquisiranno i requisiti tra il 1° gennaio 2026 e il 31 dicembre 2026 potranno accedere al trattamento pensionistico se hanno un’anzianità contributiva di almeno 35 anni (necessaria per il diritto alla pensione di anzianità). Inoltre, i lavoratori dipendenti dovranno avere un’età minima di 61 anni e 7 mesi, rispettando il requisito di quota 97,6, mentre i lavoratori autonomi dovranno avere un’età minima di 62 anni e 7 mesi, con il raggiungimento di quota 98,6.
Casi particolari
Sono inclusi tra i beneficiari anche specifiche categorie di lavoratori notturni a turni.
- Lavoratori che hanno svolto un numero di giorni lavorativi pari o superiore a 78 all’anno: i membri di questa categoria, che acquisiscono i requisiti tra il 1° gennaio 2026 e il 31 dicembre 2026, possono accedere al trattamento pensionistico, a condizione di soddisfare i requisiti generali stabiliti per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente gravose e pesanti.
- Lavoratori che sono impiegati per un numero di giorni lavorativi compreso tra 64 e 71 all’anno: coloro che rientrano in questa categoria e che acquisiscono i requisiti dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026 possono accedere al trattamento pensionistico, a condizione di avere un’anzianità contributiva di almeno 35 anni (necessaria per il diritto alla pensione di anzianità). Inoltre, se si tratta di lavoratori dipendenti, devono avere un’età minima di 63 anni e 7 mesi, rispettando il requisito di quota 99,6; se invece sono lavoratori autonomi, l’età minima richiesta è di 64 anni e 7 mesi, sempre mantenendo il raggiungimento di quota 100,6.
- Lavoratori che sono impiegati per un numero di giorni lavorativi compreso tra 72 e 77 all’anno: coloro che rientrano in questa categoria e che acquisiscono i requisiti dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026 possono accedere al trattamento pensionistico, a condizione di avere un’anzianità contributiva di almeno 35 anni (necessaria per il diritto alla pensione di anzianità). Inoltre, se si tratta di lavoratori dipendenti, devono avere un’età minima di 62 anni e 7 mesi, rispettando il requisito di quota 98,6; mentre, se sono lavoratori autonomi, l’età minima richiesta è di 63 anni e 7 mesi, sempre mantenendo il raggiungimento di quota 99,6.
- I lavoratori di questa categoria che acquisiscono i requisiti tra il 1° gennaio 2026 e il 31 dicembre 2026 possono ottenere il trattamento pensionistico, a condizione di soddisfare i requisiti generali stabiliti per coloro che svolgono mansioni particolarmente faticose e pesanti.
Decorrenza
Quando inizia il pensionamento? Se la domanda per il riconoscimento del beneficio viene presentata dopo il termine del 1° maggio 2025, e i requisiti vengono accertati positivamente, la decorrenza del trattamento pensionistico anticipato sarà posticipata di:
– un mese, in caso di ritardo nella presentazione fino a un mese;
– due mesi, se il ritardo è superiore a un mese ma inferiore a tre mesi;
– tre mesi, se il ritardo è pari o superiore a tre mesi.
Casi specifici
Per il personale del settore Scuola e Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM), non si applica il differimento mensile e il trattamento pensionistico anticipato non può iniziare prima del 1° settembre e del 1° novembre dell’anno in cui si acquisiscono i requisiti, a condizione che, in tali date, gli interessati siano in possesso dei requisiti richiesti.
Per queste categorie, la presentazione della domanda di riconoscimento del beneficio dopo il termine del 1° maggio 2025 comporterà, in caso di esito positivo riguardo ai requisiti, il rinvio della decorrenza della pensione al 1° settembre e al 1° novembre dell’anno successivo a quello in cui sono stati maturati i requisiti.
Come fare domanda
La scadenza per la presentazione della domanda è fissata al 1° maggio 2025 per coloro che soddisfano i requisiti tra il 1° gennaio 2026 e il 31 dicembre 2026. Se la domanda viene presentata dopo questa scadenza, e a condizione che venga verificato il possesso dei requisiti richiesti, l’inizio della pensione sarà posticipato secondo le tempistiche indicate nella scheda precedente.
Modalità di presentazione
La richiesta di riconoscimento del beneficio deve essere inviata in modalità telematica, accompagnata dal modulo “AP45” e dalla documentazione minima necessaria per la sua procedibilità.
In particolare, la domanda per accedere al beneficio deve includere la documentazione specificata nella tabella A allegata al decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, in collaborazione con il Ministro dell’Economia e delle finanze, datato 20 settembre 2011, relativa alle diverse tipologie di attività lavorative menzionate nell’articolo 1, comma 1, lettere da a) a d), del decreto legislativo n. 67 del 2011.
Se dalla documentazione sopra menzionata non emerga in modo chiaro lo svolgimento di attività faticose e pesanti, ai fini del riconoscimento del beneficio, è possibile presentare ulteriore documentazione equivalente, contenente elementi utili e probanti riguardo all’attività svolta. Per quanto riguarda i lavoratori del settore privato, tutta la documentazione da esaminare deve risalire al periodo in cui sono state effettuate le attività particolarmente faticose e pesanti; pertanto, non può essere sostituita da dichiarazioni del datore di lavoro rilasciate “ora per allora”.