Col pagamento delle pensioni di ottobre arriverà anche il conguaglio Irpef da 730. Per chi è a credito, sono soldi in più. Ma bisogna aver trasmesso la dichiarazione dei redditi in tempo per ottenere i dovuti conguagli, altrimenti si slitta al mese prossimo.
Pensioni ad ottobre, ecco i pagamenti in arrivo
Di cosa si tratta esattamente? Si tratta di quelle operazioni fiscali di conguaglio che il contribuente ha impartito all’Agenzia delle Entrate presentando la dichiarazione dei redditi, modello 730, via web da soli mediante PIN dispositivo o tramite Caf. Non a tutti potrebbe però arrivare in tempo.
I conguagli Irpef sulla pensione
La tempistica di accredito dipende infatti dai tempi tecnici entro i quali è elaborata la dichiarazione dei redditi trasmessa all’Agenzia delle Entrate. Il flusso telematico dei dati fiscali deve infatti giungere per tempo affinché l’Agenzia possa inviarli all’Inps che, a sua volta, li gira al pensionato elaborandoli con il pagamento della pensione.
Normalmente il cedolino mensile si predispone 10-15 giorni prima del giorno bancabile, che è il primo del mese. In alcuni casi, per chi riceve la pensione direttamente in contanti presso gli uffici postali, i tempi sono diversi. Così, è necessario che il 730 sia trasmesso dall’Agenzia delle Entrate per tempo, il mese precedente l’elaborazione dei dati della pensione affinché l’Inps, quale sostituto d’imposta, abbia il tempo per disporne il pagamento.
La pensione di ottobre
Alcuni pensionati hanno già ricevuto i conguagli Irpef a credito o a debito con il cedolino della pensione di settembre, ma la molti di essi lo riceveranno con il pagamento della pensione di ottobre. Si tratta in particolare dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi tra metà agosto e metà settembre le cui operazioni a conguaglio sono già state trasmesse all’Inps per l’elaborazione della pensione in pagamento a ottobre.
Pertanto, i contribuenti che sono a credito d’imposta riceveranno un assegno pensionistico di importo maggiorato. Mentre per chi è a debito si vedrà la pensione decurtata della misura liquidata dall’Agenzia delle Entrate.
Più nel dettaglio, il pensionato potrà verificare, accedendo al portale Inps.it con le proprie credenziali o tramite Spid, il cedolino elaborato e messo in pagamento. Sarà visibile, l’importo pensione e il conguaglio Irpef modello 730 (rimborso o trattenuta). I due importi sono distinti e ben riconoscibili, anche se il pagamento avverrà in unica soluzione per entrambi il giorno bancabile prestabilito.
Modello 730, c’è tempo fino al 30 settembre
Va ricordato che i conguagli Irpef sulla pensione potranno essere elaborati dal fisco anche più avanti. C’è infatti tempo fino al 30 settembre 2020 per presentare la dichiarazione dei redditi tramite modello 730. Molti pensionati si avvalgono di questa proroga temporale, concessa dal governo a causa dell’emergenza sanitaria, per aspettare fino all’ultimo prima di vedersi conguagliare imposte a debito e vedersi così ridotto l’assegno della pensione. La maggior parte dei contribuenti che sono a credito d’imposta hanno già trasmesso il modello 730 all’Agenzia delle Entrate, salvo pochi ritardatari. I più sono contribuenti a debito che aspettano fino all’ultimo prima di pagare.
Per quanto la tempistica dei rimborsi Irpef sulla pensione, dal Mef rassicurano che non ci saranno ritardi. Il testo della riforma nella legge di bilancio 2020 non spiega quale sarà la data esatta dei rimborsi. Si parla del “primo mese successivo a quello in cui il sostituto ha ricevuto il prospetto di liquidazione, ovvero il risultato contabile della dichiarazione”. Però, per chi presenterà la dichiarazione dopo la metà del mese di settembre, il rimborso o conguaglio avverrà col pagamento della pensione di novembre.