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Banditi alcuni coloranti alimentari nelle scuole in California: “Rischi per disturbi comportamentali e ADHD”

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Foto di repertorio

Banditi alcuni coloranti alimentari dalle scuole in California: il motivo è strettamente collegato al rischio di disturbi comportamentali e ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività).

Banditi alcuni coloranti alimentari nelle scuole in California: il motivo

La California ha recentemente approvato una legge che vieta l’uso di alcuni coloranti alimentari nelle scuole pubbliche a causa dei rischi associati a disturbi comportamentali e ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività).

La legge, nota come California School Food Safety Act, proibisce l’uso di sei tipi di coloranti alimentari sintetici, tra cui il rosso n. 40, i gialli n. 5 e 6, i blu n. 1 e 2, e il verde n. 31. La decisione è stata presa in seguito a studi che hanno collegato questi coloranti a maggiori difficoltà comportamentali e un rischio più alto di sviluppare l’ADHD nei bambini. Se firmata dal governatore Gavin Newsom, la legge entrerà in vigore alla fine del 2027. La  normativa mira a migliorare la salute e il rendimento scolastico dei bambini, riducendo l’esposizione a sostanze chimiche potenzialmente dannose presenti in molti alimenti comuni come cereali, patatine e caramelle.

Cosa sono i disturbi comportamentali e l’ADHD

I disturbi comportamentali sono una categoria di disturbi psicologici che si manifestano con comportamenti problematici e disfunzionali. Questi comportamenti possono includere aggressività, disobbedienza, impulsività e difficoltà a rispettare le regole sociali. Alcuni dei disturbi comportamentali più comuni sono:

  • Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP): Caratterizzato da un comportamento ostile, sfidante e negativista verso figure di autorità.
  • Disturbo della Condotta (DC): Include comportamenti aggressivi, distruttivi, furti e violazione delle regole sociali.

L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) invece è un disturbo del neurosviluppo che si manifesta con sintomi di disattenzione, iperattività e impulsività. È uno dei disturbi più comuni tra i bambini, ma può persistere anche nell’età adulta.

Sintomi principali:

  • Disattenzione: Difficoltà a mantenere l’attenzione su compiti o attività, facilità a distrarsi, dimenticanza nelle attività quotidiane.
  • Iperattività: Movimento continuo, difficoltà a rimanere seduti, eccessiva loquacità.
  • Impulsività: Agire senza pensare alle conseguenze, difficoltà a aspettare il proprio turno, interruzione degli altri.

Diagnosi e trattamento:

  • Diagnosi: La diagnosi di ADHD viene effettuata attraverso una valutazione clinica che include l’osservazione dei sintomi in diversi contesti (casa, scuola, lavoro) e la loro persistenza nel tempo.
  • Trattamento: Può includere terapie comportamentali, interventi educativi e, in alcuni casi, farmaci specifici.

L’ADHD può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana, influenzando le prestazioni scolastiche, le relazioni sociali e il benessere emotivo. Tuttavia, con un trattamento adeguato, molte persone con ADHD possono gestire efficacemente i sintomi e condurre una vita soddisfacente.

 

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