Cronaca

Chi è Andrea Tombolini, l’uomo che ha accoltellato 6 persone nel centro commerciale di Assago

Sei persone accoltellate al centro commerciale, chi è Andrea Tombolini. Una delle sei persone colpite è morta

Ha 46 anni e si chiama Andrea Tombolini l’uomo che ha accoltellato sei persone nel centro commerciale di Assago, uccidendone una, il cassiere Luis Fernando Ruggieri. Tra i feriti, invece, c’è anche Pablo Marì, difensore in forza al Monza di Silvio Berlusconi.

Sei persone accoltellate al centro commerciale, chi è Andrea Tombolini

Tombolini ha fatto irruzione nel centro commerciale di Assago alle 18,35. Una volta dentro, ha raggiunto la corsia dei casalinghi e ha preso un coltello da cucina. A quel punto ha iniziato a correre e urlare. Ha colpito le sue vittime alle spalle e scegliendole a caso. Tra queste un uomo di 40 anni e due anziani di 72 e 80. Il dipendente Luis Fernando Ruggeri, boliviano di 47 anni, è stato raggiunto da un’unica coltellata al torace ed è morto durante il tragitto in ospedale.

Tombolini è stato fermato vicino alla cassa 19 dall’ex calciatore Massimo Tarantino. Prima è stato ritratto dalle videocamere di sorveglianza mentre urlava con il coltello colpendo i clienti che facevano la spesa. Lì altri clienti, tra cui Tarantino, sono riusciti a disarmarlo. I genitori di Tombolini racconteranno successivamente ai carabinieri che l’uomo era sempre più depresso negli ultimi tempi. Il crollo è arrivato dopo un intervento chirurgico alla colonna vertebrale.

Le testimonianze

“Eravamo al bar e pensavamo si trattasse di uno scippo perché abbiamo visto dei ragazzi e una signora correre, poi abbiamo visto sempre più gente con facce sconvolte e abbiamo capito che era successo qualcosa di grave“, ha detto a Il Giornale una testimone che si trovava all’interno del centro commerciale in quei minuti di follia.

Nel caos generale, qualcuno ha anche erroneamente parlato di pistole e spari, contribuendo ad accrescere il panico all’interno del centro commerciale. “La ragazza del bar ha iniziato a parlare di pistole quindi molto gentilmente, mentre tirava giù la serranda, ci ha nascoste perché nemmeno lei capiva cosa stava succedendo. Siamo rimaste nel retro del bar mentre vedevamo anche il resto della ristorazione chiudere nascondendo le persone dentro“, dice ancora una testimone.

A cercare di riportare la tranquillità ci ha pensato una delle commesse del Carrefour, che ha assistito alla scena e che “non parlava di armi ma solo di un pazzo. Era sconvolta e la ragazza del bar l’ha soccorsa“. Poco dopo, “abbiamo visto gente scappare e siamo andate via anche noi, siamo uscite mentre dall’altoparlante del centro commerciale chiedevano l‘intervento urgente di un medico e ci siamo allontanate il più velocemente possibile“.

Un’altra ragazza che in quel momento si trovava all’interno del centro commerciale ha raccontato: “Ora che siamo lontane siamo più tranquille ma eravamo veramente terrorizzate, non capivamo cosa succedeva, vedevamo gente scappare in lacrime. Mi è rimasta molto impressa una ragazza che piangeva, completamente sotto shock“.

Le condizioni di Pablo Marì

Il giocatore ha avuto una ferita abbastanza profonda sulla schiena, penetrante, ma non ha toccato organi vitali come polmoni: non è in pericolo di vita“. Lo dice l’amministratore delegato del Monza Adriano Galliani in merito alle condizioni di Pablo Marì, accoltellato oggi pomeriggio in un centro commerciale ad Assago.

Mi dicono che dovrebbe riprendersi abbastanza rapidamente -aggiunge Galliani ai microfoni di Tg2 Post dall’ospedale Niguarda dove il giocatore spagnolo è ricoverato-. Ha dei muscoli lesionati, delle lesioni ma non è gravissimo. È cosciente e gli stanno dando dei punti in una sala operatoria o qualcosa di simile. Ma ripeto, non è in pericolo di vita”.

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