Una studentessa di 20 anni denuncia di essere stata drogata e violentata in pieno centro a Perugia da un ragazzo conosciuto su Tinder. Sulla vicenda sono in corso le indagini da parte della Polizia di Stato. “Dopo il drink al tavolo e una mezz’ora di conversazione l’ha condotta in corso Garibaldi, una stradina adiacente all’università per stranieri”.
Perugia, studentessa di 20 anni denuncia di essere stata drogata e violentata
Secondo quanto ricostruito dalla vittima, dopo un primo contatto e alcuni messaggi scambiati su Tinder, i due avrebbero concordato un incontro. Si sarebbero incontrati in un bar, dove avrebbero consumato un drink, e successivamente avrebbero deciso di fare una passeggiata in corso Garibaldi.
Il giovane, però, l’avrebbe spinta in un vicolo con l’intento di violentarla. La ragazza ha riferito di aver urlato e chiesto aiuto, ma nessuno sarebbe intervenuto. Dopo alcuni giorni, lunedì 28 ottobre, la giovane ha deciso di confidarsi con le amiche e poi con i familiari, che l’hanno accompagnata al pronto soccorso, da dove è partita la segnalazione alle autorità.
Gli investigatori hanno anche acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza del Comune, che potrebbero fornire elementi utili per ricostruire l’accaduto. Secondo la ragazza, l’aggressore sarebbe di origini straniere e avrebbe circa 25 anni. Dopo la serata della violenza, il suo profilo non risulterebbe più attivo.
Il racconto del legale difensore
La ragazza è assistita dall’avvocato Pietro Giovannini che al Corriere della sera ha spiegato: “Dopo la conoscenza su Tinder i due si sono accordati per vedersi a un bar. Lui con la scusa di prendere le cannucce è andato a prendere il drink al bancone ed è forse in questa fase che ha messo qualche stupefacente nel gin tonic della ragazza”.
“Dopo il drink al tavolo e una mezz’ora di conversazione l’ha condotta in corso Garibaldi, una stradina adiacente all’università per stranieri. Si è mossa anche la Polizia Postale, che sta facendo le ricerche tecnologiche. – ha aggiunto – Speriamo che il sito in questione collabori alle indagini per identificare l’autore della violenza”.