Cronaca

Pescara, entra in un supermercato con un machete e minaccia tutti: carabinieri costretti a sparare

Un uomo di origine ivoriana è entrato in un supermercato di Pianella, in provincia di Pescara, e ha minacciato i presenti con un machete. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, non voleva pagare quello che aveva preso. Sono dovuti intervenire i Carabinieri. L’uomo per uscire dal negozio con la merce brandiva un machete e i militari dell’Arma per fermarlo hanno sparato un colpo di pistola in aria.

Pescara, entra in un supermercato con un machete e minaccia tutti

Ha provato ad andar via dal supermercato senza pagare la merce e, alla vista dei carabinieri, allertati dal personale dell’attività, ha tirato fuori un machete, brandendolo contro chiunque tentava di avvicinarsi, tanto che i militari dell’Arma sono stati costretti a tirare fuori una pistola e sparare in aria per farlo desistere. È successo a Pianella, piccolo comune nell’entroterra abruzzese in provincia di Pescara intorno al mezzogiorno di ieri sabato 17 dicembre 2022. Protagonista un ivoriano che era stato arrestato pochi giorni fa e subito rimesso in libertà.

L’aggressione in ospedale

Come ricostruito da Il Pescara l’uomo, 35enne, pretendeva di non pagare quello che aveva preso al supermercato opponendo resistenza sia con l’addetto alla cassa che con il direttore, ma alla vista dei carabinieri ha letteralmente dato in escandescenze tirando fuori un machete da sotto la giacca e brandendolo contro chiunque tentava di avvicinarsi.

Una volta fuori ha percorso qualche decina di metri rompendo con l’arma bianca a vista i finestrini di un’auto parcheggiata. Accortosi dei militari che lo seguivano cercando il momento giusto per fermarlo si è scagliato contro di loro pronunciando frasi in lingua straniera. A quel punto uno dei due carabinieri ha estratto la pistola e sparato un colpo in aria. Un modo per distrarlo e spaventarlo che ha permesso loro, sebbene con non poche difficoltà, di bloccarlo, disarmalo e arrestarlo.

L’arresto

Ora dovrà rispondere di rapina impropria, danneggiamento aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e porto d’armi atte ad offendere. Per lui si potrebbero aprire le porte del carcere in quanto recidivo: il 15 dicembre era stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale a seguito di controlli di polizia fatti all’interno di una tabaccheria. In quell’occasione ha ferito due carabinieri intervenuti che hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 7 e 10 giorni. Dopo il rito direttissimo è stato condannato a 5 mesi e 15 giorni di reclusione con pena sospesa e l’immediata rimessa in libertà.

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