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Abbattimenti e trappole per combattere la peste suina: focolai in cinque regioni italiane

peste suina africana maiali domestici macellati

Immagine di repertorio

Nonostante gli sforzi intensificati negli ultimi due anni, l’Italia affronta nuovi focolai di peste suina africana in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria e Toscana. Migliaia di suini e cinghiali sono stati abbattuti per contenere la diffusione del virus, ma la situazione rimane critica. Le autorità continuano a implementare misure straordinarie per proteggere l’industria suinicola e la salute pubblica.

Focolai di peste suina per cinque regioni in italia: abbattimenti e misure straordinarie per combatterla

La lotta contro la peste suina africana in Italia continua ad affrontare gravi difficoltà, con nuovi focolai segnalati in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria e Toscana. Nonostante gli sforzi intensificati negli ultimi due anni, che hanno visto abbattimenti massicci di cinghiali, l’estensione della stagione di caccia e l’installazione di trappole e barriere, il virus rimane una minaccia significativa per l’industria suinicola del Paese.

La Lombardia, dove si concentra il 47% degli allevamenti suinicoli italiani, è particolarmente colpita, con otto nuovi focolai recentemente individuati che hanno coinvolto oltre 19.000 suini. Dal 2021, nella regione sono stati abbattuti circa 46.000 cinghiali nel tentativo di contenere la malattia. Anche il Piemonte ha intensificato le misure, con abbattimenti che hanno coinvolto oltre 71.000 cinghiali e un significativo focolaio scoperto a luglio 2024, che ha portato all’eliminazione di migliaia di suini.

In Emilia-Romagna, un focolaio ha colpito un allevamento nel Piacentino, costringendo all’abbattimento di 750 animali. La Liguria ha confermato tre nuovi casi nella provincia di Genova, portando il totale a oltre 1.000. In Toscana, invece, i casi registrati riguardano esclusivamente i cinghiali nella zona montuosa di Zeri, al confine con la Liguria.

Nonostante le misure messe in atto, la peste suina africana continua a rappresentare una grave minaccia per il settore suinicolo italiano. Le autorità nazionali e regionali stanno lavorando senza sosta per arginare la diffusione del virus e proteggere un settore fondamentale per l’economia agricola del Paese.

 

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