Proseguono le indagini sul caso della 13enne morta suicida a Piacenza. “La mamma e i familiari non credono assolutamente all’ipotesi di suicidio così come non credono assolutamente all’ipotesi di caduta accidentale. La ricostruzione dei fatti è affidata ovviamente al sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Bologna unitamente al nucleo investigativo dei carabinieri, che da quando si è verificato il fatto, dalla mattinata di venerdì, stanno lavorando alacremente, senza trascurare alcun particolare”. Lo dice l’avvocata Lorenza Dordoni, difensore della madre della 13enne morta venerdì mattina a Piacenza, precipitata dal suo palazzo.
Piacenza, la madre della 13enne non crede alla pista del suicidio
La sorella 22enne della ragazza di 13 anni che la mattina del 25 ottobre è morta, caduta da un balcone a Piacenza, continua a postare messaggi sui social dove sostiene che si è trattato di un omicidio. “Verrà organizzata da me personalmente una fiaccolata in nome suo e di tutti i femminicidi che succedono ogni giorno”, ha scritto su Instagram.
L’iniziativa, dice, avverrà dopo i funerali, che ancora non sono stati fissati. In altro messaggi la ragazza chiede “verità” e “giustizia”: “No ai killer a piede libero”. Per l’omicidio è indagato, senza misure cautelari, il fidanzato di 15 anni, che il giorno del fatto è stato a lungo interrogato da carabinieri e Procura per i minorenni, e poi rilasciato.