Il piano Colao prevede nuove restrizioni sul pagamento e il prelievo in contanti. La task force di esperti del Governo ha introdotto la tassa sui prelievi dagli sportelli Atm e la riduzione del tetto del contante, che verrà ridotta a 2mila euro dal primo luglio.
Pagamento e prelievo in contanti: cosa prevede il piano Colao
Le misure hanno lo scopo di incentivare i pagamenti elettronici, oltre a contrastare l’evasione fiscale, grazie al tracciamento dei pagamenti e del prelievi. Già dal primo luglio di quest’anno, qualunque cessione di denaro superiore ai 2mila euro dovrè essere effettuata tramite canali tracciabili, bancomat o carte di debito, assegni bancari e circolari, bonifico.
Prelievi sospetti nel mirino del fisco
Banche, uffici postali e altri intermediari, poi, saranno tenuti a comunicare all’Unità di informazione finanziaria di Bankitalia l’dentità di compie un’operazione con movimento di contanti, dal 12500 euro in su, anche se viene effettuata con movimenti frazionati da oltre 1000 euro.
Le sanzioni
Le sanzioni per chi non è in regola vanno da 2mila a 50mila euro per la parti contraenti e da 3mila a 15mila euro per i professionisti che non fanno le segnalazioni. Questo per operazioni fino a 250mila euro: oltre, i contraenti rischiano una sanzione da 15mila a 250mila euro.
Il piano Colao
Nella relazione presentata dalla squadra di esperti guidata dal manager Vittorio Colao, è stata richiesta l’applicazione di un condono sul contante nelle cassette di sicurezza e frutto di nero. È stato proposta, inoltre, la messa al bando delle banconote superiori ai 100 euro, previste detrazioni fiscali per tutte quelle spese effettuate mediante carte di credito e Pos. Tra le proposte anche un’imposta sostitutiva tra il 10 o il 15% per far emergere il sommerso. Sanzioni, invece, per gli esercizi commerciali privi di Pos.
Piano-Colao-il-documento-completo