Piano di evacuazione per rischio vulcanico Campi Flegrei con vie di fuga e le aree di attesa per la zona rossa di Napoli. La zona rossa di Napoli è stata suddivisa in 1.097 sezioni censuarie, ognuna con un codice univoco e un cancello di uscita assegnato.
Piano di evacuazione per rischio vulcanico Campi Flegrei
È stato approvato il piano di evacuazione per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei, che prevede le vie di fuga e le aree di attesa per la zona rossa di Napoli. Affidato dal Comune alla società Sintagma, il piano prevede l’evacuazione di circa 200.000 abitanti entro 48 ore, a partire dalla 12esima ora dopo la dichiarazione di allarme rosso (fase III).
Dettagli del piano di evacuazione
La zona rossa di Napoli è stata suddivisa in 1.097 sezioni censuarie, ognuna con un codice univoco e un cancello di uscita assegnato. Ciascuna sezione sarà evacuata in 1-3 ore, seguendo un ordine di priorità stabilito. Gli abitanti possono scegliere tra l’allontanamento autonomo con mezzi propri o l’allontanamento assistito tramite bus Anm, con 250 pullman e 750 autisti disponibili.
Fasi di evacuazione e gestione dell’allarme
In caso di allarme rosso, corrispondente alla fase III, si procederà all’evacuazione completa della zona rossa entro 72 ore. Nelle prime 12 ore verranno organizzati posti di blocco, chiusi gli accessi alla rete stradale e svuotate le arterie principali per l’evacuazione. Nei successivi due giorni avverrà l’evacuazione della popolazione, con le ultime 12 ore destinate a completare le operazioni.
Quartieri interessati e vie di fuga
La zona rossa comprende i quartieri di Pianura, Bagnoli, Posillipo, Fuorigrotta e Soccavo, e parzialmente Chiaiano, Arenella, Vomero, Chiaia, San Ferdinando e Montecalvario. Sono stati individuati otto cancelli principali per uscire dalla città, sette dei quali lungo la Tangenziale di Napoli (A56), con direzioni di evacuazione stabilite per evitare la congestione delle vie di fuga. È previsto anche un gate al porto di Napoli per l’evacuazione tramite navi, con collegamenti verso Sardegna e Sicilia.