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Pianta dei Suicidi, la disavventura di un militare australiano

La disavventura del militare australiano con la “pianta dei suicidi”: è rimasto tre settimane in ospedale dopo essersi imbattuto nella “gympie-gympie”. La pianta dei suicidi, per la sua particolarità ma anche per le leggende che si raccontano su coloro che hanno avuto la sfortuna di imbattersi in essa, è oggetto di numerosi studi.

Pianta dei Suicidi, la disavventura di un militare australiano

“Ricordo che mi sembrava che ci fossero mani giganti che cercavano di schiacciarmi il petto”, ha raccontato il veterano. “Per due o tre giorni il dolore fu quasi insopportabile. Il bruciore è durato per due anni e si è ripresentato ogni volta che facevo una doccia fredda”. Cyril ha anche raccontato come un altro soldato se la passò brutta dopo aver avuto l’idea di usarla come carta igienica. Ad ingannare il militare l’aspetto vellutato delle sue foglie. Alla fine il dolore era talmente forte che l’uomo dopo qualche giorno di agonia si tolse la vita con un colpo di pistola.

La pianta

È comune nelle aree della foresta pluviale del nord-est dell’Australia e di solito cresce anche una trentina di metri ma solo in altezza, come un singolo stelo. Proprio in virtù della pericolosità di questa pianta e delle conseguenze alle quali può portare, in genere la presenza di questa ortica gigante è segnalata agli escursionisti attraverso dei cartelli giganti. Li si trova soprattutto lungo i percorsi naturalistici, non ovviamente in zone meno battute. La sua pericolosità però genera così tanta preoccupazione che oramai chi si avventura a piedi in alcune zone parte già equipaggiato.

 

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