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Piazza Garibaldi riparte, ecco le pattuglie miste “Allontanati i clochard”

Da ieri è iniziata l’era delle “pattuglie miste” composte dalle forze dell’ordine, Esercito e Vigili urbani che dalle 8 alle 19, ma presto e soprattutto nei fine settimana l’orario verrà allungato fino a notte fonda. Con la loro presenza hanno fatto sì che la piazza fosse meno appetibile dai soliti noti per le loro scorribande.

Piazza Garibaldi riparte, da ieri vigili urbani al lavoro nell’area in compagnia di poliziotti e carabinieri

Si può sempre fare meglio e migliorare ulteriormente, ma ieri piazza Garibaldi nel suo complesso – non solo la parte nord oggetto di gestione condivisa tra il Comune e i privati – ha mostrato un aspetto più curato, trasmettendo una rinnovata sensazione di sicurezza. Ci sono due motivi principali. Innanzitutto, ieri ha avuto inizio l’implementazione delle “pattuglie miste”, formate da forze dell’ordine, Esercito e Vigili urbani, che dalle 8 alle 19, con l’intenzione di estendere gli orari nei fine settimana fino a tarda notte, hanno contribuito a rendere la piazza meno attrattiva per i soliti individui coinvolti in attività illecite.

Questi soggetti, noti e meno noti, italiani e non, hanno trovato l’area meno accessibile. In secondo luogo, il tema della sicurezza è efficace solo quando è condiviso da tutti. Così, ieri, anche molti senza fissa dimora – solitamente riluttanti a lasciare i loro rifugi improvvisati – sono stati persuasi a spostarsi in aree messe a disposizione dal Comune.

«Un lavoro – racconta l’assessore al welfare Luca Trapanese – che però è iniziato da tempo e ieri effettivamente in molti hanno deciso di spostarsi nelle nostre residenze». Insomma, a poco meno di 100 giorni dell’inaugurazione della cogestione del sito, l’intera piazza inizia ad avere una immagine dove c’è meno degrado. Frutto di un sinergia istituzionale. Una operazione fortemente voluta dal Prefetto Michele Di Bari e dal sindaco Gaetano Manfredi e coordinata dalla Questura.

La strategia

Antonio De Iesu, ex questore e attuale assessore alla Sicurezza del Comune, si dice soddisfatto: «Questo piano – spiega De Iesu – è stato disposto dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ed è una solida struttura di sicurezza che supporta efficacemente anche il progetto della “Bella piazza”, al quale il sindaco Manfredi tiene giustamente molto. Ho effettuato un sopralluogo e ho visto personalmente come le pattuglie miste non solo siano entrate in azione, ma siano state collocate in punti strategici. È una sinergia istituzionale che sta dando buoni frutti: noi del Comune stiamo migliorando notevolmente la pulizia della piazza, mentre l’assessorato al Welfare, con il suo gruppo di operatori di strada, si prende cura dei senza fissa dimora e non solo».

Un’area della città in fase di recupero, dove va sottolineato che l’interno della Stazione Centrale – che accoglie circa 200mila viaggiatori al giorno – è diventato oggettivamente un luogo molto sicuro, grazie anche alla presenza della vigilanza messa in campo dalle Ferrovie dello Stato. Questo risultato è stato uno degli obiettivi prioritari dichiarati dallo stesso Piantedosi sin dal suo insediamento, quando ha creato al Viminale il tavolo delle Città metropolitane, che comprende Napoli, Roma e Milano.

A supporto di queste attività, c’è il forte contributo della Polizia municipale – sotto la guida del Comandante Ciro Esposito – che svolge servizi contro l’abusivismo commerciale, gestisce le contravvenzioni e vigila sulle postazioni dei taxi per assicurarsi che vengano rispettate le regole. Inoltre, ha provveduto a bonificare l’area davanti alla Food City Hall. Piazza Garibaldi e la Stazione Centrale – in sostanza – devono essere sottratte al degrado e, dopo quasi 100 giorni di impegno, si cominciano a vedere i primi risultati.

Il progetto, “la bella piazza”

Un’iniziativa promossa dall’associazione “Est(ra)Moenia”, presieduta dall’imprenditore Ambrogio Prezioso e supportata dalla “Fondazione con il Sud”, guidata dal presidente Stefano Consiglio. Intorno a questo progetto si è creata una vasta rete di alleanze tra associazioni e attori privati, che hanno già raccolto 2 milioni di euro per sostenere i più vulnerabili, realizzare installazioni funzionali per la piazza e, ad esempio, finanziare gli straordinari della Polizia locale. Si tratta di un’iniziativa che coinvolge cooperative sociali, come il grande gruppo Dedalus, imprenditori, aziende e commercianti della zona, nonché istituti bancari come Intesa Sanpaolo e Unicredit, che hanno deciso di unirsi con l’obiettivo di riqualificare e trasformare piazza Garibaldi.

«È positivo il primo bilancio di questi 90 giorni – spiega Consiglio – ben vengano le pattuglie miste ma quello che conta è che soggetti che prima erano totalmente separati oggi dialogano. Penso all’Esercito che ha regalato all’unico chiosco, per ora, che abbiamo recuperato, una lampada per fare luce a quelli della “portineria sociale”. Con molte famiglie che vengono da noi a esporre le loro problematiche. Il processo di recupero è lungo ma ce la faremo».

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