Pierre Curie rappresenta per molti un esempio e materia di studio per la didattica scolastica.
Pioniere nei campi della cristallografia, del magnetismo, della piezoelettricità e della radioattività, questo leggendario fisico ricevette il Premio Nobel per la Fisica con sua moglie, Maria Skłodowska, ed Henri Becquerel “a riconoscimento degli straordinari servigi che essi hanno reso grazie alle loro ricerche congiunte sui fenomeni radioattivi scoperti dal professor Henri Becquerel“. Tutt’oggi è annoverato tra i più autorevoli fisici della storia.
Pierre Curie, la vita del fisico francese
Pierre Curie nacque a Parigi (dove il padre era un medico generico) il 15 maggio del 1859. Ricevette a casa delle nozioni basilari, prima di entrare alla facoltà di Scienze alla Sorbona. Si laureò in fisica nel 1878 e rimase come assistente nel laboratrio di fisica fino al 1882, anno in cui andò ad insegnare alla scuola tecnica e di fisica. Nel 1878 divenne dottore in scienza e professore di fisica. Nel 1900 divenne professore alla facoltà di fisica e nel 1904 ottenne la carica di titolare.
Le grandi scoperte
Durante i suoi primi studi sulla cristallografia, effettuati insieme col fratello Jaques, Curie scoprì gli effetti piezoelettrici. Più tardi propose teorie sulla simmetria con riferimento a certi fenomeni fisici focalizzando l’attenzione sul magnetismo. Mostrò come le proprietà magnetiche di una data sostanza cambiano al variare della temperatura (punto Curie). Per effettuare i suoi eperimenti costruì apparecchiature molto delicate come bilance.
Gli studi sulla radioattività furono effettuati insieme con la moglie, con la quale si era sposato nel 1895. Riuscirono nel loro intento nonostante le difficoltà: avevano a loro disposizione un laboratorio molto povero e dovevano dedicarsi all’insegnamento per procurarsi da vivere.
Nel 1898 annunciarono la scoperta del radio e del polonio ottenuti dalla divisione della pechblenda e più tardi misero in luce le proprietà del radio e i suoi prodotti di trasformazione. La loro opera è la base delle moderne ricerche di fisica e chimica nucleare. Nel 1903 ricevettero, insieme con Henry Becquerel, il Premio Nobel per la Fisica.
L’opera di Pierre Curie è raccolta in numerose pubblicazioni del Comptes Rendus de l’Accadémie des Sciences, il Journal de Physique e gli Annales de Physique et Chimie.
Nobel, Marie e Irène
Sua moglie fu Marie Sklodowska, figlia di un insegnante di scuola secondaria a Varsavia, in Polonia. Una figlia, Irène, sposò Frederic Joliot e, insieme, i due coniugi ricevettero il premio Nobel per la Chimica. La figlia più giovane, Eve, sposò il diplomatico americano H. R. Labouisse. Entrambi si interessarono di problemi sociali e, in veste di Direttore del “United Nations Children’s Fund”, egli ricevette nel 1965 il premio Nobel per la Pace. Eve è autrice di numerose biografie della madre.
Morte
Pierre Curie morì in un incidente stradale a Parigi il 19 aprile 1906. Attraversando la trafficata Rue Dauphine sotto la pioggia al Quai de Conti, scivolò e cadde sotto una carrozza trainata da cavallo. Morì sul colpo quando una delle ruote passò sulla sua testa, fratturandogli il cranio. Nell’aprile 1995 Pierre e Marie furono tumulati nella cripta del Panthéon di Parigi.