Al seguito di alcuni controlli in un opificio di Pietrastornina, in provincia di Avellino, sono emerse delle irregolarità sullo spandimento delle acque prodotte nella campagna olearia e sono stati denunciati due uomini, rispettivamente di 50 e 70 anni, in qualità di rappresentante legale dell’azienda e di consulente.
Pietrastornina, controlli in un opificio: due denunciati
I carabinieri del Nucleo Comando Tutela Forestale e Parchi di Summonte, in provincia di Avellino, a seguito della campagna di controllo delle acque di vegetazione dei frantoi oleari, in sinergia con la locale Stazione dei Carabinieri competente per territorio, hanno effettuato un sopralluogo all’interno di un opificio in agro del comune di Pietrastornina.
La verifica dei militari operanti si concentrava sullo spandimento delle acque prodotte nella campagna olearia 2023/24. Per tale campagna olearia si accertava, dai documenti di trasporto, che lo spandimento era avvenuto in modo difforme e fuori dai casi previsti dal disciplinare.
In particolare risultava che alcuni siti di spandimento rientravano all’interno di aree boscate e con una pendenza superiore al 15%. Relativamente al controllo sul corretto smaltimento dei rifiuti, l’opificio era dotato di una vasca imhoff posta all’interno dell’area pertinenziale del frantoio, nella quale andavano a conferire sia le acque di lavaggio del frantoio stesso che le acque di prima pioggia dei piazzali non rispettando il limite temporale di 1 anno per il deposito temporaneo dei rifiuti.
Per tale motivo due persone, rispettivamente di 50 e 70 anni, in qualità di rappresentante legale dell’azienda e di consulente, sono state denunciate in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria.