Cronaca

Si suicida a 20 anni, il padre satanista finisce a processo

Un padre satanista finisce a processo per la morte del figlio. I fatti risalgono al primo gennaio 2018 quando un giovane di 20 anni si è suicidato impiccandosi nella soffitta in cui il padre lo aveva introdotto alle pratiche occulta. E così la procura della Repubblica di Pistoia, quasi sei anni dopi quella tragedia, ha chiesto il rinvio a giudizio del padre del giovane, un uomo di 50 anni accusato del reato di istigazione al suicidio.

Pistoia, 20enne si suicida in soffitta: a processo il padre satanista

Il 20enne era convinto che il padre fosse Satana e lui il primogenito serafino, “costretto” a sacrificarsi in suo nome la fine di accedere all’immortalità. Il 20enne si tolse la vita l’1 gennaio del 2018 giorno che – secondo il calendario satanico, è dedicato al demone Ose. Prima di compiere l’estremo gesto, spiegò me le motivazioni in alcune pagine scritte a mano, lasciate su un tavolo tra libri ed effigi raffiguranti satana e i vari demoni da adorare.

Secondo l’accusa, il 20enne si sarebbe suicidato come diretta conseguenza dell’opera di “proselitismo familiare” attraverso la quale il padre aveva avviato il figlio maggiore e quello minore a pratiche sataniste.

L’accusa

Nel campo di imputazione con il quale è stato chiesto il rinvio a giudizio, in particolar modo, si legge: “In tale contesto di cultura e convinzioni sataniche maturava la convinzione di diventare immortale attraverso il sacrificio della propria vita e quindi si determinava al suicidio

Il giovane, prima di togliersi la vita il primo giorno dell’anno, scrisse: “Mio padre è satana, mi ha dato il dono dell’immortalità… Quando mio padre mi disse se ero con lui, io risposi di sì. Gli chiesi perché morirò. Il perché è logico, mi devo sacrificare per lui. È colui che mi ha creato“.

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