Playoff di Champions League disastrosi per le italiane. Milan, Atalanta e Juventus salutano la coppa dalle grandi orecchie, nonostante i sorteggi sembrassero ampiamente alla portata. Seppur con dinamiche diverse, un problema comune è sembrato essere la mancanza di mentalità, soprattutto nelle partite di ritorno.
Playoff Champions League, tre italiane su tre out
Nessuno, nemmeno il più pessimista degli italiani, al momento del sorteggio avrebbe seriamente pronosticato ciò che è accaduto nelle tre sfide di Champions League che hanno coinvolto Milan, Juventus e Atalanta. Tutti si sono concentrati sul respiro di sollievo per aver evitato Milan-Juventus, che ci avrebbe privato al 100% di un’italiana. Invece, con un beffardo risvolto, con il derby ci saremmo assicurati un’altra squadra agli ottavi. Nelle migliori sedici d’Europa vedremo soltanto l’Inter in rappresentanza del tricolore, in una lista che vede l’assenza anche dei campioni 2023 del Manchester City.
Ci ritroviamo invece a commentare tre eliminazioni. La prima in ordine temporale è stata quella del Milan. I rossoneri, nel match di ritorno del 18 febbraio, partono fortissimo e dopo un minuto il grande ex Gimenez punisce il Feyenoord e rimette in equilibrio lo 0-1 dell’andata. Nel primo tempo gli olandesi vengono completamnete surclassati, ma il Milan non trova il gol del sorpasso. Nella ripresa crolla tutto. Theo Hernandez, con una decisione a dir poco folle, simula platealmente in area di rigore nonostante sia già ammonito e viene giustamente espulso. Una scelta inaccettabile, che condiziona la partita e la stagione del Milan, che in 10 soffre e subisce l’1-1 decisivo di Carranza.
Qualche ora dopo, si sgretola anche l’Atalanta in casa contro il Club Brugge. La Dea, dopo aver perso l’andata per un rigore inesistente, approccia male anche il ritorno. All’intervallo la partita è praticamente già finita, col Brugge avanti 0-3 per la doppietta di Talbi e il gol di Jutglà. Nella ripresa Lookman segna ma sbaglia anche un rigore (che scatenerà una polemica tutt’ora in corso tra Gasperini e il suo attaccante). La goffa espulsione di Toloi nel finale è lo specchio di un’Atalanta che forse ha avuto paura di diventare grande, non reggendo la pressione di essere favorita.
Infine la Juventus, che ieri, 19 febbraio, è caduta a Eindhoven contro il PSV per 3-1, salutando anch’essa la Champions League ai playoff. Primo tempo con poche emozione e la Juve in controllo. Al 52′ un gran gol ancora di Perisic (in gol anche all’andata) porta il risultato complessivo in equilibrio. Dopo 10 minuti Weah pareggia con un gol splendido che rimette la Vecchia Signora davanti. Nonostante ciò il PSV continua a lottare e trova il gol del pari complessivo con Saibari. Nei supplementari il PSV va sul 3-1 decisivo con Flamingo, con la Juve che si ferma al palo colpito da Vlahovic.