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Politici e titoli di studio: voti di maturità e laurea dei big

Politici e scuola: che titolo di studio hanno premier, ministri, leader di partito in Italia? Hanno tutti una laurea o un diploma? Ecco le carriere scolastiche della classe politica italiana, da Giorgia Meloni a Matteo Salvini, da Nicola Zingaretti a Luigi Di Maio, passando per Matteo Renzi, Giuseppe Conte, Silvio Berlusconi e molti altri.

I titoli di studio dei politici italiani


La leader di Fratelli d’Italia ha conseguito il diploma di liceo linguistico con votazione 60/60, secondo quanto si legge nel curriculum vitae depositato al Comune di Roma, dove si parla anche di una conoscenza dell’inglese a livello C2 e di francese a livello C1. Sul sito ufficiale Camera.it si riferisce anche che è giornalista professionista dal 2006. Non è laureata, mentre lei stessa ha raccontato più volte che da ragazza per mantenersi ha fatto da baby sitter alla figlia di Rosario Fiorello, Olivia.

Dopo essersi diplomato con 48/60 al liceo classico a Milano, il segretario della Lega si è iscritto all’Università del capoluogo lombardo, prima a Scienze Politiche e poi a Storia, interrompendo gli studi a cinque esami alla laurea.

Qualche tempo fa Mario Adinolfi (Popolo della Famiglia) aveva sostenuto che l’attuale segretario del Partito Democratico avrebbe “soltanto la terza media”, affermazione poi rivelatasi falsa: Zingaretti si è diplomato presso l’istituto tecnico De Amicis come perito odontotecnico a Roma. Si è poi iscritto all’Università La Sapienza, abbandonando gli studi poco dopo.

Il premier uscente Giuseppe Conte ha studiato al liceo classico Pietro Giannone a San Marco in Lamis agli inizi degli anni Ottanta, uscendo con 60/60. Poi si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università “La Sapienza” di Roma nel 1988, con votazione 110/110 con lode e, dopo un periodo da ricercatore, è diventato docente di Diritto privato, carica lasciata nel 2018 per diventare premier.

L’ex premier e leader di Italia Viva, dopo la maturità classica al liceo “Dante” di Firenze (60/60), si è laureato in Giurisprudenza nel 1999 con la tesi “Firenze 1951-1956: la prima esperienza di Giorgio La Pira Sindaco di Firenze”.

Dopo la maturità classica al liceo salesiano Copernico di Milano, Berlusconi si è laureato all’Università Statale, facoltà di Giurisprudenza, con 110 e lode con una sugli Aspetti giuridici del contratto pubblicitario, vincendo una borsa di studio di 500mila lire messa in palio dalla concessionaria Manzoni.

“Ho preso 40 alla maturità. Ma al di là del voto, di cui poi fui contento, la cosa importante di quell’esame è che è la struttura di quello che vuoi fare nella vita”. Così il presidente della Camera, incaricato del mandato esplorativo (fallito) dal Capo dello Stato. Vanta una laurea in Scienze della comunicazione all’Università degli Studi di Trieste, con una tesi su Identità sociale e linguistica della musica neomelodica napoletana.

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, 38 anni, ha frequentato il liceo Leonardo Da Vinci di Floridia (Siracusa), sua città natale, diplomandosi con 100/100 e menzione d’onore. Ha due lauree, in Filosofia e Giurisprudenza.

Il ministro degli Esteri del governo Conte 2 si è diplomato al liceo classico (100/100) per poi iscriversi all’Università di Napoli, inizialmente a Ingegneria per passare poi a Giurisprudenza, ma senza terminare gli studi.

L’esponente dei “ribelli” del M5S, da poco fuoriuscito dal partito, ha preso la maturità con 46/60, per poi laurearsi in Discipline delle arti, musica e spettacolo, e seguire un Master di secondo livello in Tutela internazionale dei diritti umani.

Dopo il diploma (60/60) all’Istituto tecnico sperimentale di Informatica, ottenuto in Puglia, ha studiato a all’Università di Bologna laureandosi in Ingegneria elettronica con specializzazione in Ingegneria gestionale. Nel curriculum ufficiale Rocco Casalino aveva indicato anche un Master’s Degree in Economia presso la Shenandoah University, a Winchester, nello stato della Virginia (Usa), smentito dalla stessa università.

L’ex ministro dello Sviluppo economico e candidato a Sindaco di Roma, durante la trasmissione radiofonica Un giorno da pecora, Calenda aveva raccontato: «Al Liceo Mamiani ho avuto prima due materie, poi quattro e poi sono stato bocciato in prima liceo. Contemporaneamente, in prima liceo, ho anche avuto una figlia e sono stato sbattuto fuori casa». Calenda si è poi laureato in Giurisprudenza alla Sapienza.

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