Le droghe, soprattutto negli ultimi decenni, hanno visto una crescente diffusione nella società e nella popolazione generale. Al tempo stesso, molti stati del mondo hanno iniziato a contrastare il fenomeno del consumo e del traffico di droga con misure anche molto forti; anche in Italia non sono mancate, e non mancano tutt’oggi, azioni in tal senso.
Molti però si chiedono dove sia il confine tra legale e illegale quando si parla di droghe e com’è possibile evitare di finire nei guai. Prima di rispondere a questa domanda occorre fare una doverosa premessa. Quando si parla di ‘’droghe’’ non ci si riferisce solo alle più comuni come la cannabis, la cocaina o l’eroina ma a tutte quelle sostanze elencate dalla legge italiana. Quest’ultima infatti prevede una lista di ben 170 sostanze identificate come ‘’sostanze attive stupefacenti’’ di cui se ne precisa anche la quantità massima definibile ‘’per uso personale’’(vedasi la fine dell’articolo).
Droga e legge
Oltre alle sostanze stupefacenti, vi è poi un’altra lista, altrettanto lunga, di ‘’medicinali e sostanze attive ad uso farmaceutico’’, sostanze la cui distribuzione e vendita è severamente disciplinata dalla legge. Negli ultimi anni infatti sul mercato della droga sono finiti anche farmaci, perlopiù ansiolitici o sedativi. Un esempio è il fentanyl, un potente oppioide sintetico usato come sedativo che negli ultimi anni è finito sul mercato nero e viene venduto come droga. Altri farmaci usati come droga sono le benzodiazepine, sostanze comunemente prescritte per trattare i disturbi d’ansia, tra le benzodiazepine più reperibili sul mercato nero vi è il diazepam (‘’valium’’) e il è il clonazepam (‘’rivotril’’), nonche il flunitrazepam (‘’rohypnol’’), quest’ultimo comunemente chiamato droga dello stupro. Fatta questa premessa circa la definizione di droghe, passiamo ora ad analizzare nel dettaglio le varie casistiche e i risvolti legali a esse connesse.
- Le forze dell’ordine possono arrestarmi se mi trovano con della droga in piccole quantità? Dipende
La Polizia può arrestarmi se mi trova con della droga?
Il possesso di stupefacenti ai soli fini di consumo personale non costituisce reato, quindi non è possibile arrestare una persona solo perché trovata in possesso, per esempio, di uno spinello. Come abbiamo già detto, la legge stabilisce dei limiti massimi quantitativi di stupefacente detenibili per consumo personale, sforati quei limiti il possesso di stupefacente si considererà ai fini di spaccio e quindi vi sarà reato. Tuttavia, nel caso specifico in cui le forze dell’ordine trovino una persona in possesso di stupefacente, potrebbero ugualmente procedere all’arresto qualora le circostanze siano sospette e facciano pensare allo spaccio. Si pensi al caso in cui una persona venga trovata con una piccola quantità di stupefacente già impacchettata in bustine e magari anche con un bilancino di precisione. Dunque, la valutazione della circostanza è a discrezione dell’operatore di polizia che può procedere all’arresto anche quando i limiti quantitativi di stupefacenti non sono stati superati, spetterà poi al giudice stabilire, definitivamente, se lo stupefacente era destinato al solo consumo personale o alla cessione.
- Quindi il solo consumo personale di stupefacente non porta a nessuna conseguenza legale?
Non proprio…
Come già detto, il consumo personale di stupefacenti non costituisce reato ma il consumatore va ugualmente incontro a delle conseguenze di natura amministrativa. Qualora le forze dell’ordine vi becchino a consumare dello stupefacente potrebbero identificarvi (solitamente mediante documento d’identità) e procedere a segnalarvi come consumatore alla prefettura. La segnalazione alla prefettura ha diverse conseguenze, tra cui: la sospensione della patente di guida o il divieto di conseguirla, la sospensione del passaporto e la sospensione del porto d’armi (o il divieto di conseguirlo).
- C’è differenza (sulle conseguenze legali) tra droghe leggere e droghe pesanti?
Sì
L’art. 73 del DPR 30990 punisce la cessione (a qualsiasi titolo) di sostanze stupefacenti con la reclusione da 6 a 20 anni e con la multa da 26.000 a 260.000 euro. Tuttavia, la sentenza 322014 della Corte Costituzionale ha introdotto un’interessante novità per quanto riguarda la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, ridefinendo le pene detentive applicabili. Per quanto riguarda lo spaccio di droghe leggere la pena applicabile è la reclusione da 2 a 6 anni, mentre per le droghe pesanti la reclusione sarà da 8 a 20 anni.
In conclusione, sebbene lo spaccio di stupefacenti nel nostro paese sia severamente punito dalla legge, nonché distinto dal consumo per uso personale, quest’ultimo confine, ovvero tra spaccio e uso personale, spesso nella pratica risulta di non agevole individuazione.
I limiti degli stupefacento
A titolo esemplificativo, si riportano di seguito i limiti quantitativi di alcuni stupefacenti detenibili per uso personale:
- COCAINA: 750 mg di principio attivo, corrispondenti a circa 1,6 g di sostanza e 5 dosi
- EROINA: 250 mg di principio attivo corrispondenti a circa 1,7 g di sostanza e 10 dosi
- MARIJUANA, CANNABIS, HASHISH: 500 mg di principio attivo corrispondenti a 5 grammi lordi e circa 15-20 spinelli
- MDMA (ECSTASY): 750 mg di principio attivo, corrispondenti a 5 compresse
- ANFETAMINA: 500 mg principio di attivo, corrispondenti a 5 compresse
- LSD: 0,150 mg di principio attivo, corrispondenti a circa 3 ‘’francobolli.