Cronaca

Ponte Morandi, arrestati Castellucci e altri manager di Autostrade per l’Italia

Ponte Morandi di Genova, arresti per i manager di Autostrade per l'Italia accusati di attentato alla sicurezza dei trasporti

Nuovi arresti per la vicenda del Ponte Morandi di Genova. Nella mattinata di oggi, mercoledì 11 novembre, i militari della Guardia di Finanza hanno eseguito una serie di misure cautelari nei confronti di ex vertici e di alcuni tra gli attuali manager di Autostrade per l’Italia.

Ponte Morandi di Genova, nuovi arresti tra i manager di Autostrade per l’Italia

Ai domiciliari sono l’ex amministratore delegato Giovanni Castellucci, il direttore delle operazioni Paolo Berti e Michele Donferri Mirella. Il direttore del primo tronco Stefano Marigliano,  Paolo Strazzullo e Massimo Miliani hanno invece subito misure interdittive.

Castellucci coinvolto nella vicenda della strage del bus di Avellino

Dalle carte dell’inchiesta che hanno portato ai domiciliari Giovanni Castellucci, emerge una intercettazione captata dagli uomini della Guardia di finanza. Paolo Berti, ex direttore centrale operativo dell’azienda, è gitatissimo e secondo il giudice per le indagini preliminari “dalla conversazione si comprende che nell’ambito di quel procedimento, non ha riferito la verità per difendere la ‘linea aziendale’ condotta che ha contribuito all’assoluzione di Castellucci e che quest’ultimo evidentemente interessato al fatto che Berti mantenga tale impostazione e non cambi linea difensiva nei successici gradi del giudizio ha incaricato Donferri di tenerlo tranquillo e di rassicurarlo del suo futuro aiuto”.

E Donferri nella conversazione rivela “perché ha chiesto una mediazione con te ti vuole rasserenare che ti aiuterà per tutta la vita ti vuole dire questo messaggio”. Donferri incoraggia Berti a fare” tesoro dell’attuale momento. Rivendica quello che devi rivendica”. Del resto chi parla non è coinvolto nei fatti di Avellino, ma con Castellucci e lo stesso Berti è indagato per la strage del Ponte Morandi. “Hai capito Paole’ … questo però, che tu sia stanco non è chi, gli puoi… imputa’,, lui che ci sono quarantatrè morti de là .. quaranta de qua. Stamo tutti sulla stessa barca”. Poco dopo Berti parla con la moglie e continua il suo sfogo: “Siccome le memorie difensive … diciamo .. abbiamo dovuto difendere la linea la linea la linea la linea, alla fine qualcuno ci è andato di mezzo capito? Quelli piccoli per un modo, quelli alti per un modo. E siamo rimasti in mezzo. capito? Ma questa è la vita, capito”

Le accuse

Le accuse ipotizzate nei confronti degli arrestati sono attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture.

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