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Shock in una scuola di Portici: genitore colpisce con un pugno in faccia un docente e poi lo scrive sui social

Portici docente picchiato genitore

Il docente in terra dopo l'aggressione (Fonte foto - Profilo Facebook Borrelli)

Aggressione schock nella scuola Carlo Levi di Portici dove un docente di sostegno è stato picchiato dal genitore di un alunno. L’uomo si è poi anche “vantato” sui social di aver “steso” il professore di sua figlia. «Ora mi arrestano perché ho picchiato un professore» ha scritto.

Portici, docente di sostegno picchiato dal genitore di un alunno

La violenta aggressione questa mattina, 9 gennaio, all’Istituto Carlo Levi di Portici. Un professore di sostegno è stato colpito dal genitore di una studentessa, che accusava il docente di aver dato uno schiaffo alla figlia. Colpito con un pugno in pieno viso dall’uomo il prof è svenuto ed è stato colto da spasmi muscolari, come riporta Il Mattino. 

Alcuni colleghi sono accorsi in aiuto del docente, e a scuola sono arrivati anche gli agenti di polizia. Il professore, però, ha deciso di non denunciare. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, il docente avrebbe solo dato qualche schiaffetto per gioco alla ragazzina che, pare, avesse preso in giro un compagno.

L’uomo responsabile dell’aggressione ha ostentato sui social il suo “atto eroico per difendere mia figlia”. «Ora mi arrestano perché ho picchiato un professore» ha scritto l’uomo che ha condiviso anche una foto del docente steso a terra con scritto “Se tocchi mia figlia vai al tappeto”. 

La denuncia

“Quello che è successo – dichiarano il deputato Francesco Emilio Borrelli e il consigliere comunale di Portici di Europa Verde Aldo Agnello è inaccettabile. Se un genitore ha delle critiche o ritiene che un qualsiasi docente non sia all’altezza del compito o usi metodi sbagliati o addirittura violenti deve rivolgersi ai vertici scolastici non recarsi a scuola e picchiare il docente pubblicando il tutto sui social. Sembra quasi che questo genitore abbia voluto vantarsi pubblicamente di essersi fatto “giustizia da solo” in modo violento. Siamo oramai alle barbarie”.

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