Cronaca

Scandalo falsi invalidi, indagata la mamma di Arisa

Quaranta le persone indagate a vario titolo con l’accusa di associazione a delinquere nell’inchiesta denominata “Il canto delle sirene”, coordinata dalla Procura di Potenza. Si tratat di un’inchiesta su falsi invalidi. Tra gli indagati, c’è anche la mamma di Arisa.

Mamma di Arisa nell’inchiesta sui falsi invalidi di Potenza

La mamma di Arisa è tra gli indagati nell’inchiesta dei falsi invalidi. Secondo gli inquirenti va sarebbe un “sodalizio criminale composto da faccendieri, medici e avvocati potentini finalizzato al compimento di truffe seriali ai danni dell’Inps”. Equivale ad “alcune centinaia” di euro il danno economico causato all’ente, tuttavia la cifra esatta sarebbe ancora da quantificare.

Le investigazioni, particolarmente complesse, sono state svolte anche attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche, con l’osservazione degli indagati con la contemporanea ripresa video.

“Ogni appartenente all’associazione- hanno spiegato gli inquirenti nel – si è occupato di un preciso segmento della condotta criminale volta all’indebita erogazione da parte dell’Inps della pensione di invalidità e dell’indennità di accompagnamento.

Le città e le province coinvolte

Ieri e oggi, nelle province di Salerno, Caserta, Napoli, Avellino, Benevento, Udine, Biella, Vicenza, Verona, Torino, Brescia, Asti, Lecco, Mantova, Novara, Varese, Milano, Monza, Como, Imola, Bologna, Bergamo, Genova, La Spezia, Parma, Reggio Emilia, Modena, Lucca, Perugia, Cuneo, Chieti, Firenze, Prato, Roma, ViterboPotenza, Cosenza, Reggio Calabria, Trapani, Cagliari, Roma, Latina e Rieti, sono state eseguite 340 perquisizioni locali e personali nell’ambito dell’attività di polizia giudiziaria delegata dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, le cui indagini sono state condotte dai militari della Compagnia Carabinieri di Agropoli, diretti dal Capitano Fabiola Garello, e dalla sezione di Polizia Giudiziaria dei Carabinieri della Procura di Vallo della Lucania.

Un vero e proprio circuito criminale

Alcuni degli indagati si occupavano di reclutare persone anziane intenzionate ad avviare l’iter per il riconoscimento della pensione nonostante mancassero i necessari presupposti, altri provvedevano a creare la falsa documentazione sanitaria e altri ancora a seguire i contenzioni con l’Inps fornendo anche assistenza legale nel caso di diniego della domanda.
Un vero e proprio circuito criminale- è stato sottolineato dagli inquirenti- che operava in tutto il territorio di Potenza”.

Oculista di Polla coinvolta nell’inchiesta

Tra i coinvolti che è anche un oculista valdianese, Aurora De Magistris, di Polla.

 

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