È stato interrogato oggi, nel carcere di Torre del Gallo a Pavia, Mario Franchini, il muratore di 28 anni accusato del tentato omicidio di una bimba di soli 9 mesi, figlia della sua convivente, avvenuto sabato pomeriggio a Casarile (Milano), un comune del Sud Milanese al confine con la provincia di Pavia.
Prende a calci la figlia della compagna, Mario Franchini interrogato
Il 28enne è stato sentito dal gip di Pavia per l’udienza di convalida del fermo. Il giudice si è riservato di comunicare la propria decisione, che arriverà nelle prossime ore. Franchini ha risposto alle domande, ricostruendo quanto è accaduto sabato scorso nell’appartamento di via Colombo.
L’uomo, che aveva ammesso le sue responsabilità già nel primo interrogatorio di domenica mattina alla caserma dei carabinieri di Pavia, non riesce a darsi una spiegazione sul perché si sia accanito con tanto furia sulla bambina, che è sempre ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo anche se fortunatamente è fuori pericolo. Secondo la versione fornita al gip, l’uomo ha escluso di aver colpito la bimba con calci e pugni ma di averla scossa per cercare di farla smettere di piangere.
Chi è Mario Franchini
L’aggressore della piccola è Mario Franchini, il muratore di 28 anni di Cusano Milanino ma originario di Martina Franca, accusato ora di aver ridotto in fin di vita la figlia della sua compagna. L’uomo non è un volto nuovo anzi, era già noto alle forze. Già segnalato ancora prima che sabato pomeriggio prendesse a calci e pugni una bimba di appena 9 mesi.
L’aggressione
Una bambina di 9 mesi è ancora ricoverata anche se sta meglio dopo essere stata colpita con calci, pugni e schiaffi dal compagno della madre. I fatti sono avvenuti nel pomeriggio di sabato nel Milanese, nell’appartamento di un condominio in via Colombo a Casarile. La nonna aveva chiamato i soccorsi dichiarando che “la piccola era caduta dal seggiolone”. In seguito l’uomo avrebbe ammesso le sue responsabilità e sarebbe stato sottoposto a fermo. È accusato di violenze sulla piccola.
La dinamica
A chiamare i soccorsi, sabato, è stata la nonna. La bimba è stata trasportata al Policlinico San Matteo di Pavia. I familiari hanno spiegato ai sanitari che la neonata era caduta dal seggiolone, procurandosi così le ferite. Ma i medici non hanno creduto alla versione ed hanno avvisato i carabinieri. La bimba, considerata la gravità delle sue condizioni, è stata successivamente trasferita all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. La piccola aveva la testa rotta, un’emorragia cerebrale, il radio, l’omero e costole fratturati. Oltre che lividi dappertutto.
La confessione
L’uomo ha confessato tutto poco dopo essere finito in manette. L’aggressione però resta ancora avvolta nel mistero. Quel pomeriggio l’uomo era da solo in casa con la piccola. La prima a correre in suo soccorso è stata la nonna, allertata dalla mamma della bimba, preoccupata poiché non riusciva a rintracciare il compagno mentre era al lavoro.
Il profilo Facebook
Dal suo profilo social, l’uomo appare in compagnia della compagna e senza eccessivi vizi. Non sembra avesse problemi con droga o economici. Sembrava appunto un ragazzo tranquillo, probabilmente in apparenza: si è quasi sfiorata una tragedia.
La richiesta
Mario Franchini, l’uomo di 28 anni finito in carcere con l’accusa di tentato omicidio aggravato continuerebbe a chiedere della bambina di nove mesi picchiata. Questa la richiesta dell’uomo dal carcere di Pavia dove è attualmente detenuti dopo aver confessato, affermando di essersi “improvvisamente disconnesso dal mio cervello, non ragionavo, non ero io”.