Il Cashback continua a non convincere pienamente il governo di unità nazionale. Con il cambio dei guida del governo, la misura aveva già iniziato a vacillare pericolosamente, tra le critiche delle forze politiche. Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ripensa all’eliminazione del Cashback, per destinare le risorse ad altre attività, come richiesto dal Centrodestra.
Il Presidente del Consiglio Draghi ripensa la misura del Cashback
Già dalla sua nascita, il Cashback ha incontrato ostilità. Nato per incentivare la diffusione della moneta elettronica, è finito molteplici volte al centro del ciclone, insieme alla riforma del Reddito di Cittadinanza.
L’ufficiale inaugurazione venne prorogata a dicembre 2020, per l’avvento del Covid e per le successive difficoltà tecniche. Ovviamente, nonostante la caduta del Conte bis, Lega, FdI e Forza Italia hanno continuato a intravedere nel Cashback una misura di spreco. La richiesta del Centrodestra mira alla rimozione della misura, per destinare quei fondi ad altri settori o attività.
La contraddizione di Claudio Durigon (Lega) sul Cashback
Il nuovo sottosegretario al ministero dell’Economia, del governo Draghi, Claudio Durigon (Lega), aveva già proposto l’eliminazione del Cashback, per il finanziamento del decreto Sostegni. In quell’occasione, Durigon dichiarò: “Dobbiamo rivedere le risorse del Cashback e portarle in un ambiente che serve più a ristoranti, commercianti. Dobbiamo mettere a sistema delle idee di garanzie per imprese e commercio che siano adeguate a una ripartenza vera”.
Poi, l’inaspettata retromarcia arriva dalla risposta dello stesso sottosegretario, durante un’interrogazione in commissione Finanze della Camera, il 24 marzo. Nel dettaglio venivano illustrati i relativi benefici apportati dalla misura, per verificare l’effettività dell’utilizzo. Sul punto, Durigon ha aggiunto: “Ha costituito un segnale positivo per i pagamenti digitali soprattutto per la percentuale della quota dei pagamenti elettronici sul numero totale di transazioni”.
Il Presidente Draghi ripensa al Cashback
Il Cashback, alla luce anche delle parole del sottosegretario Durigon, non può essere considerata miseramente una misura di spreco. La spinta verso pagamenti elettronici è sicuramente un deterrente utile per affievolire una delle nostre piaghe, ovvero l’evasione fiscale, in attesa di una seria riforma. Inoltre, in un momento di pandemia e di crisi economica, ha incentivato i consumi, soprattutto in occasione delle festività natalizie, concedendo fiato ai commercianti, devastati dagli effetti prolungati delle restrizioni. Infatti, salvo ultimi cambi di programmazione, la misura potrà resistere almeno fino al prossimo anno.