“Costrette a togliersi le mutande e a fare piegamenti in Questura”: la denuncia arrivata in Parlamento sui presunti abusi a Brescia. Tutto è partito da un presidio davanti al cancello della Leonardo avvenuta ieri lunedì 13 gennaio. L’interrogazione parlamentare del vicecapogruppo di Avs alla Camera, Marco Grimaldi, esprime preoccupazione per le testimonianze.
Presunti abusi in Questura, la denuncia dopo il presidio a Brescia
Ieri si è svolta una manifestazione davanti ai cancelli della Leonardo, alla quale hanno partecipato attivisti di Ultima Generazione, Extinction Rebellion e Palestina Libera. Un’attivista ha condiviso un video sulla pagina Instagram di Extinction Rebellion Italia, in cui racconta: “Mi hanno chiesto di spogliarmi, di togliere le mutande e di fare tre squat, per dei controlli, secondo loro”. Ha inoltre sottolineato che “questo trattamento” è stato “riservato esclusivamente a persone femminilizzate, non ai maschi”. Ora, il vicecapogruppo di Avs alla Camera, Marco Grimaldi, ha deciso di presentare un’interrogazione riguardo alla reazione delle forze dell’ordine: “Gli agenti della Questura di Brescia devono spiegare perché hanno trattenuto per 7 ore persone che avevano già fornito i documenti, non dovendo quindi essere fermate in base all’articolo 349 del codice di procedura penale.”
Il presidio
“Ma, soprattutto, è necessario chiarire perché donne e ragazze siano state costrette a spogliarsi e a eseguire piegamenti sulle gambe. Dopo il 2001, abbiamo già visto abbastanza abusi di questo tipo. Siamo stanchi anche delle denunce ingiustificate, che sistematicamente vengono archiviate dal Pubblico Ministero, e dei divieti di manifestazione imposti a chiunque si faccia sentire”, ha affermato il deputato.
“Tutti – si legge nel testo dell’interrogazione presentata da Grimaldi – erano stati fermati durante una manifestazione davanti alla sede della Leonardo spa, un’azienda a controllo pubblico attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza”. Inoltre, il deputato di Avs sottolinea che “Leonardo è il principale produttore di armamenti in Europa e contribuisce alla vendita di armi nei contesti di conflitto attuali, in particolare in Palestina”.
“Il presidio, come sottolineato, mirava a sollecitare lo Stato italiano e la società produttrice di armamenti a porre fine alla loro ‘complicità nel genocidio palestinese e nei crimini di guerra e contro l’umanità che si stanno verificando a Gaza’. La manifestazione, come raccontato, si è svolta in modo pacifico, senza causare danni a persone o cose. Tuttavia, le 23 persone fermate sono state tutte denunciate per ‘radunata sediziosa’, ‘accensioni ed esplosioni pericolose’, ‘imbrattamento’ e ‘concorso morale’. Alcuni di loro sono stati anche accusati di ‘manifestazione non preavvisata’, apparentemente dopo aver cercato di mediare con le forze dell’ordine per evitare tensioni, venendo quindi arbitrariamente etichettati come ‘promotori della manifestazione’.” “Altri manifestanti, come sottolinea Grimaldi, sono stati allontanati da Brescia attraverso l’emissione di fogli di via obbligatori, una misura preventiva prevista dal Codice antimafia. Le 23 persone sono state portate in Questura e trattenute in stato di fermo, in violazione di quanto stabilito dall’articolo 349 del Codice di procedura penale, poiché ciascuna di esse ha presentato i propri documenti identificativi.”
La denuncia
“In base all’articolo citato, il trasferimento negli uffici di polizia è consentito solo quando non è possibile identificare le persone sul posto. Pertanto, nel verbale è stata giustificata la trasferta in Questura facendo riferimento ai reati di resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire informazioni sulla propria identità. Tuttavia, secondo le testimonianze e i video registrati dai manifestanti, tutti i documenti erano stati presentati e nessuno aveva opposto resistenza.
Grimaldi, nell’interrogazione, esprime preoccupazione per il fatto che molte delle persone identificate come donne abbiano riferito di essere state costrette a spogliarsi e a eseguire piegamenti sulle gambe, un trattamento non riservato agli uomini. Di conseguenza, il parlamentare di Avs chiede se il Ministro dell’Interno intenda richiedere chiarimenti alla Questura di Brescia riguardo a questi presunti abusi e adottare le misure necessarie.”