Si registrano prezzi aumentati da quando la fase 2 è entrata nel vivo lo scorso 18 maggio. Lunedì la maggior parte delle attività ha ripreso a lavorare e molti commercianti hanno ritoccato verso l’alto i prezzi dopo due mesi e oltre di chiusura che hanno, inevitabilmente, penalizzato le casse degli imprenditori italiani.
Prezzi aumentati con la fase 2: ecco quali
Basti pensare che in un negozio di frutta e verdura di Brera a Milano le ciliege spagnole venivano vendute a 69 euro al chilo. Lo scorso anno le prime ciliegie Ferrovia pugliesi furono vendute a 22 euro, ieri a Roma a 14 euro. Non si può parlare di casi isolati dato che da tutta Italia arrivano segnalazioni di prezzi rialzati e non solo per l’acquisto della frutta.
Gli altri rialzi
Anche barbieri e parrucchieri hanno rialzato i prezzi dopo la chiusura forzata e l’acquisto dei dispositivi di protezione obbligatori. Il settore che sta rispondendo meglio è quello dell’abbigliamento. Secondo Confcommercio oltre il 90% del fashion retail ha riaperto in sicurezza.