Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini è stato assolto dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio al processo per la vicenda della nave della ong spagnola Open Arms, perché ‘il fatto non sussiste’. Applausi dai banchi del centrodestra, con cori «Matteo, Matteo», nell’Aula della Camera dopo la notizia dell’assoluzione di Salvini.
Processo Open Arms, Matteo Salvini è stato assolto perché il fatto non sussiste
«Sono profondamente orgoglioso di quanto ho realizzato, ho mantenuto le promesse fatte e ho combattuto contro l’immigrazione di massa. Qualunque sia la decisione di oggi, per me è una giornata positiva perché sono fiero di aver difeso il mio Paese. Rifarei e continuerò a fare tutto ciò che ho fatto, e sono grato per le dimostrazioni di affetto che ricevo da tanti italiani. Entro in aula con orgoglio per il mio operato. Non mi arrenderò mai». Queste le parole di Matteo Salvini prima di entrare nell’aula bunker del carcere Pagliarelli per l’udienza del processo Open Arms
Il leader della Lega era accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito, nell’agosto del 2019, lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave ong spagnola Open Arms, quando era ministro dell’Interno. Oggi il tribunale dei ministri di Palermo, presieduto da Roberto Murgia ha assolto Salvini poiché il ‘il fatto non sussiste’.
Le dichiarazioni prima della sentenza
«Se verrò dichiarato innocente, sarò felice per i miei figli e perché ho svolto il mio lavoro. Se invece sarò giudicato colpevole, non mi pentirò affatto, ho sempre difeso il mio Paese da immigrati clandestini e trafficanti», ha affermato Salvini durante una diretta social alla vigilia della sentenza. «Sarebbe un problema per l’Italia e per gli italiani avere un ministro che ha bloccato gli sbarchi condannato; immaginate dove andrebbero a finire i trafficanti, gli scafisti e i delinquenti e come porterebbero questi disperati», ha aggiunto.
«Chi non si espone, chi non supera le difficoltà, non raggiunge alcun traguardo. Io, a 51 anni, sarò comunque orgoglioso di ciò che ho fatto, indipendentemente dall’esito. Se mi assolvono, ho fatto il mio dovere e arrivederci sinistra. In caso di condanna, faremo appello, considererei tale decisione una grave ingiustizia e un danno non solo per me, ma per il Paese», ha spiegato.
«Non ho paura, mi sento come nella canzone di Venditti ‘Notte prima degli esami’, sono orgoglioso e felice di ciò che ho realizzato. Questa è solo la sentenza di primo grado; ci sarà l’appello e poi la Cassazione. Tolgo un po’ di soddisfazione a chi spera nel mio fallimento. Se dovessi essere condannato, farò ricorso e continuerò a svolgere il mio lavoro», ha dichiarato.