Il tribunale di sorveglianza di Firenze ha rigettato la domanda avanzata dai legali della 37enne di Prato. La donna, che ha avuto un bambino da un ragazzo minorenne a cui impartiva lezioni di inglese, è stata condannata a sei anni e mezzo in via definitiva.
Ebbe un figlio con l’alunno 14enne: la prof di Prato deve restare in carcere
Il tribunale di sorveglianza di Firenze ha rifiutato la richiesta di scarcerazione per una docente di Prato, condannata a 6 anni, 5 mesi e 13 giorni di reclusione per aver abusato di un ragazzo a cui dava ripetizioni private, dal quale ha poi avuto un figlio. La donna, che ad aprile compirà 37 anni, ha commesso i reati quando il giovane era solo 14enne.
Decisione Contraria Nonostante il Parere della Procura
Nonostante il parere favorevole della procura generale, i giudici hanno deciso di rigettare la richiesta avanzata dalla difesa, che chiedeva l’applicazione di una misura alternativa alla detenzione, come l’affidamento in prova ai servizi sociali o la detenzione domiciliare. Gli avvocati della donna, Mattia Alfano e Massimo Nistri, avevano presentato l’istanza per garantire un maggiore contatto tra la madre e il figlio più piccolo.
Tutela del Minore e Benessere Familiare
I legali dell’imputata avevano sottolineato l’importanza del rapporto madre-figlio, evidenziando come il bambino, avendo meno di dieci anni, rientrasse nella categoria prevista dalle normative per valutare misure alternative. L’obiettivo era quello di proteggere il benessere del minore, evitando che l’assenza prolungata della madre potesse influire negativamente sul suo sviluppo psicologico ed emotivo. Tuttavia, il tribunale ha deciso di mantenere la misura detentiva attuale.
Permessi Premio e Sostegno Familiare
Nonostante il rifiuto della scarcerazione, il tribunale ha concesso alla detenuta la possibilità di usufruire di permessi premio, anche per la durata massima prevista. Questa disposizione permetterà alla donna di incontrare regolarmente psicologi e assistenti sociali, in un percorso di supporto al nucleo familiare stabilito dal tribunale dei minorenni. La notizia è stata riportata oggi dal quotidiano La Nazione.