Il nuovo segretario del Partito democratico, Enrico Letta, ha presentato il nuovo programma del Pd. I temi maggiormente sensibili sono: salute, legge sulla cittadinanza, spazio ai giovani, stop al trasformismo, attenzione alle alleanze e problema dell’occupazione. Nelle prossime settimane il Pd sarà impegnato nella discussione e nell’attuazione di un percorso differente, voluto dal nuovo segretario Enrico Letta.
Il nuovo programma del Pd presentato dal segretario Enrico Letta
Il Pd, con il nuovo segretario, Enrico Letta, sogna in grande: “Progressisti nei valori, riformisti nel metodo e radicalità nei comportamenti tra di noi”. Durante il suo intervento in assemblea, ha presentato il nuovo programma del Pd, necessario per una risalita dei democratici.
I temi del nuovo programma del Pd, voluti dal segretario Enrico Letta
Il programma del dem è abbastanza vasto. Il suo compimento sarà necessario, anche in ottica elettorale, per riconquistare velocemente i consensi lasciati per strada, negli ultimi anni. Per potersi avvicinare all’obiettivo, il Pd proverà ad estendere il voto ai 16enni. “Dobbiamo essere il il partito dei giovani. “Se non riusciremo a coinvolgere i giovani, io avrò fallito il mio obiettivo”, dichiara Letta. “Voglio mettere in piedi una Università democratica, mettere insieme tutte le energie e le forze che dobbiamo avere”.
Un’altra sfida del Pd sarà proporre adeguate modifiche elettorali. Esatto, proprio il Pd, dopo le ultime riforme elettorali disastrose, ha intenzione di riprovare a ritoccare il sistema elettorale. Letta, infatti, in assemblea, ha dichiarato la necessità “di elaborare un nuovo modo di eleggere i parlamentari. Non più il Porcellum o il Rosatellum“.
Il programma del Pd a confronto con la pandemia
Il nuovo segretario del Pd ha affermato, anche, l’importanza di battersi fin da subito, già durante il governo Draghi, per “rilanciare lo Ius soli”. Letta l’ha definita “una norma di civiltà”. Inoltre, il nuovo segretario ha aggiunto: “sarei molto felice se il governo di Mario Draghi fosse quello in cui dar vita alla normativa dello Ius soli”, ovvero la legge sulla cittadinanza, di grande risonanza mediatica.
Su questo punto del nuovo programma del Pd è intervenuto anche il leader della Lega, Matteo Salvini, attraverso un post di Facebook. Il suo commento:”Letta ed il Pd vogliono rilanciare lo Ius Soli, la cittadinanza facile per gli immigrati? Eh, buonanotte…Se torna da Parigi e parte così, parte male. Risolviamo i mille problemi che hanno gli italiani e gli stranieri regolari in questo momento, non perdiamo tempo in cavolate”.
Dopo l’assemblea, Letta ha spiegato le sue idee su Twitter, spiegando anche alcuni punti quali: salute, pandemia e vaccino.”L’impegno per garantire la salute resta la sfida principale. C’è uno sforzo finale da compiere prima della liberazione, che avverrà grazie alla scienza, alla cooperazione tra Paesi e ricercatori al vaccino. La salute deve diventare un bene comune globale. Lancio l’idea di un indice del ‘Costo del non coordinamento’ tra Paesi nell’affrontare il Covid 19, è fondamentale per non perdere vite umane e non sprecare risorse”, ha scritto il segretario sul noto social network.
La pandemia, inoltre, ha mostrato le ataviche fragilità italiane. Tra questi, spicca il problema dell’occupazione giovanile e femminile. Anche Letta ha voluto riprendere questa tematica, alquanto sensibile, affermando: “Lo stesso fatto che sia qui io e non una segretaria donna dimostra che esiste un problema. Io metterò al centro il tema delle donne”.
Il nuovo segretario del Pd, Enrico Letta, si oppone al trasformismo
“Porterò ai presidenti Fico e Casellati una nostra proposta che metteremo insieme per combattere il male del trasformismo parlamentare, credo sia nell’interesse di tutti e la scriveremo insieme agli altri”, ha dichiarato Letta. Sarà necessario anche un nuovo metodo per “l’elezione parlamentare e una forte iniziativa per applicare l’articolo 49 della Costituzione. Voglio portare avanti l’impegno con il senso del limite, del rispetto e del decoro. Sette governi in sette anni con sei primi ministri tutti con maggioranze diverse non si può che definire una democrazia malata”.
Sulle alleanze, infine, afferma: “Dobbiamo costruire un nuovo centrosinistra su iniziativa e leadership del Pd. Parlerò con tutti coloro che sono interessati a un dialogo. Parlerò con Speranza, con Bonino, con Calenda, con Renzi, con Bonelli, Fratoianni, con tutti gli altri possibili interlocutori anche nella società. Questo nostro centrosinistra andrà all’incontro con il Movimento 5 stelle, che sarà guidato da Giuseppe Conte, al quale va il mio saluto affettuoso”.
