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Pronto soccorso senza medici, l’azienda sanitaria ci riprova: bando per assumerne trenta

Assunzione medici ASL Salerno

L’Asl ci riprova e indice un nuovo bando per l’assunzione di 30 medici, a tempo indeterminato, da destinare ai diversi pronto soccorso della provincia.

Pronto soccorso senza medici, bando per assumerne trenta

L’Asl di Salerno rilancia e annuncia un nuovo bando per l’assunzione di 30 medici a tempo indeterminato, da destinare ai pronto soccorso della provincia. Questa iniziativa arriva dopo il fallimento del concorso regionale, che ha prodotto solo 11 specialisti, con l’obiettivo di cercare di alleviare la grave carenza di medici nei reparti di emergenza-urgenza. La medicina d’urgenza, che rappresenta la prima linea della risposta sanitaria, è in una condizione critica, con i pronto soccorso salernitani che fanno i conti con risorse sempre più limitate e un grande affanno. Questo è un problema che non ha eguali in altre specializzazioni mediche, dove la situazione è meno drammatica. Un fattore che contribuisce ulteriormente alla crisi è la cronica scarsità di posti disponibili nelle scuole di specializzazione.

Inoltre, c’è una dinamica preoccupante che caratterizza la medicina d’urgenza, i medici che lavorano nei pronto soccorso tendono a lasciare il settore. Molti scelgono infatti impieghi meno stressanti e più remunerativi, il che alimenta una vera e propria fuga dalle emergenze. Questa tendenza è ancora più allarmante quando si osserva il calo di interesse tra i giovani medici, che dopo la laurea preferiscono altre specializzazioni pur di evitare i turni nei pronto soccorso.

Il risultato di questa situazione è che la provincia di Salerno attualmente conta una carenza di 112 medici d’urgenza, di cui 84 all’Asl e 18 al Ruggi. Anche il concorso regionale per 363 posti, lanciato per cercare di colmare queste lacune, ha visto un esito deludente: ben 51 candidati si sono presentati, ma nessuno ha indicato il Ruggi come preferenza, mentre solo 11 hanno scelto l’Asl. Un quadro che rende ancora più urgente l’intervento per risolvere la crisi dei pronto soccorso.

I dati

Ogni anno, i pronto soccorso della provincia di Salerno registrano circa 210mila interventi, un numero che corrisponde a circa un salernitano su cinque che si reca in ospedale almeno una volta l’anno. A complicare ulteriormente il quadro, c’è il fenomeno degli accessi impropri, che rappresentano quasi il 65% del totale.

Nel dettaglio, durante i giorni feriali  e nelle ore diurne , gli adulti che si presentano con codice bianco/verde sono 66.414, oltre il 70% degli accessi complessivi. Per quanto riguarda i minori tra 0 e 14 anni, si registrano 9.079 accessi, pari al 66% del totale. Nelle ore notturne, nei giorni prefestivi e festivi, gli adulti con codice bianco/verde sono 50.191, mentre i minori 0-14 anni sono 9.813. Complessivamente, si stimano oltre 135mila accessi non urgenti. Questi sono in gran parte pazienti che non presentano traumi gravi e che giungono autonomamente in pronto soccorso o vengono inviati dal medico di famiglia, sia nei giorni feriali che festivi, con una dimissione successiva al domicilio o in strutture ambulatoriali.

Le categorie che più frequentemente accedono in modo improprio ai pronto soccorso sono gli uomini di età compresa tra i 25 e i 64 anni, prevalentemente in età lavorativa. Uno dei problemi principali legati a questo fenomeno è l’allungamento dei tempi di attesa: in media, i pazienti con codice bianco aspettano circa 164 minuti, mentre quelli con codice verde devono sopportare un’attesa di 229 minuti. I codici gialli, invece, vedono un tempo di permanenza ancora maggiore, che raggiunge mediamente i 416 minuti.

In risposta a queste criticità, l’Asl ha avviato anche un corso di formazione per l’idoneità all’esercizio dell’attività medica di emergenza territoriale. Questo corso è pensato per dotare i medici di specifiche competenze necessarie a gestire le situazioni di emergenza-urgenza, una delle aree più delicate del sistema sanitario. L’adeguata preparazione e qualificazione del personale medico addetto ai soccorsi è cruciale per affrontare le molteplici sfide dell’emergenza sanitaria e garantire risposte tempestive e professionali in un settore caratterizzato da molteplici punti critici.

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