Bonus fino a 1.000 euro all’anno per i dipendenti pubblici nelle isole: la proposta di legge di Forza Italia. La legge ha l’obiettivo di incentivare la permanenza del personale in Sicilia, Sardegna e nelle isole minori. Il provvedimento prevede aumenti salariali fino al 4% e un incentivo per i trasporti.
Bonus per i dipendenti pubblici delle isole: la proposta
Una nuova proposta di legge, presentata dal deputato di Forza Italia, Tommaso Antonino Calderone, intende introdurre un bonus per i dipendenti pubblici che operano nelle isole italiane. Il provvedimento prevede aumenti salariali fino al 4% e un bonus annuale per i trasporti che supera i mille euro, volto a compensare le difficoltà legate all’isolamento geografico. La legge sarà finanziata attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione e i fondi strutturali europei, con l’intento di sostenere l’occupazione nelle isole italiane e ridurre le disparità territoriali.
Cosa stabilisce la proposta di legge
La proposta di legge prevede l’istituzione di una “gabbia salariale di territorio” per i dipendenti pubblici impiegati in Sicilia, Sardegna e nelle isole minori, come le Eolie, le Egadi, le Tremiti e l’Isola d’Elba. Queste zone, infatti, si trovano ad affrontare costi e difficoltà logistiche superiori rispetto al resto del Paese. L’intento della legge è quello di incentivare la permanenza del personale nelle isole, contrastando il fenomeno dello spopolamento e assicurando la continuità dei servizi essenziali.
Chi potrà usufruire del bonus statale
Se il bonus statale verrà approvato, interesserà un ampio numero di lavoratori, inclusi i dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il personale soggetto a diritto pubblico, i magistrati, le forze dell’ordine, gli avvocati dello Stato e i diplomatici. I lavoratori in Sicilia e Sardegna riceveranno un incremento del 3% sullo stipendio, che salirà al 4% per coloro che operano nelle isole minori.
Bonus per le spese di trasporto
In aggiunta all’aumento salariale, è previsto un bonus annuale per le spese di trasporto, pari a 1.076,84 euro per ciascun lavoratore. Se il coniuge o il convivente non riceve lo stesso bonus, l’importo aumenterà a 1.206,62 euro, con un ulteriore incremento di 92,67 euro per ogni figlio a carico. Questa proposta, se approvata, costituirebbe una misura significativa per garantire la continuità dei servizi pubblici e migliorare le condizioni lavorative nelle aree insulari.