Il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, è stato costretto ad annullare la visita a Padova a causa delle proteste sorte contro di lui nel capoluogo veneto. Stando a quanto si apprende, dopo le contestazioni il presidente carioca è stato condotto in un hotel di Padova.
Bolsonaro a Padova: scoppia la protesta contro il presidente del Brasile
All’arrivo nel capoluogo euganeo, Bolsonaro è stato subito contestato dai manifestanti che lo attendevano organizzati. Le forze dell’ordine hanno aperto gli idranti per disperderli, ma sono state investite da una pioggia di oggetti. La famiglia di Bolsonaro è originaria della provincia di Padova, motivo per cui la sindaca Alessandra Buoso di Anguillara Veneta ha deciso di concedergli la cittadinanza ordinaria. La scelta di Buoso, eletta nella lista civica Cambiare SI Può, era stata già criticata nei giorni scorsi. Anche in mattinata, davanti al municipio di Anguillara, c’erano circa 200 manifestanti ad attendere il presidente del Brasile.
Le ragioni della protesta
“La cittadinanza è inopportuna perché le posizioni di Bolsonaro non rispecchiano i valori della nostra Costituzione“, spiega Antonio Spada, uno dei consiglieri municipali di opposizione che hanno votato contro la decisione presa dalla giunta. “Non condividiamo quello che pensa degli omosessuali, delle donne, dell’Amazzonia, una terra che deve rimanere un bene di tutti“. A manifestare anche un gruppo di brasiliani arrivati da diverse parti del Veneto per mostrare invece vicinanza al loro presidente.
“Sono stata costretta a venire in Italia perché in Brasile c’era la corruzione“, racconta all’Ansa Diene Matias, che vive in provincia di Treviso e che oggi in piazza indossa la bandiera verde-oro brasiliana. “Difendo Bolsonaro, sono qui per salutarlo e accoglierlo“. Le critiche al presidente? “La storia dell’Amazzonia non è vera, non ha attuato alcun disboscamento, bisogna vedere con i propri occhi per rendersene conto“, assicura. Bolsonaro “non ha mai usato soldi pubblici per i fatti propri e non è contrario ai vaccini“.
La politica di Bolsonaro per l’Amazzonia
“La politica di Bolsonaro va contro tutto quello che professa quotidianamente Papa Francesco“, attacca invece Massimo Ramundo, Padre comboniano che ha trascorso 20 anni in Brasile, di cui 12 in Amazzonia. Anche lui, che ora opera a Verona nella sede della rivista Nigrizia, è in piazza ad Anguillara per dire no a Bolsonaro. “Il presidente non si occupa della difesa delle minoranze, a partire dagli indios dell’Amazzonia“, attacca il padre comboniano. “Anzi ha bloccato i finanziamenti per la costruzione di case popolari nelle aree più indigenti del Paese“. Papa Francesco “non smette di ricordarne l’importanza come bene comune, mentre Bolsonaro fa quello che vuole in Amazzonia“. La stessa diocesi aveva preso posizione contro la visita del presidente.
Fonte: Open