Le migliori frasi, citazioni e aforismi sui proverbi romani: le più belle

Roma oltre ad essere la capitale, ha anche il primato di città più popolosa e più grande d’Italia, è molto famosa per custodire uno dei dialetti più belli e più divertenti. Scopriamo insieme le migliori frasi, citazioni e aforismi più belle sui proverbi romani.

Le frasi sui proverbi romani: le più belle

Di seguito una selezione di frasi e immagini più belle sui proverbi romani:

Non disprezzare la morte ma accoglila di buon grado perché anch’essa è un ente tra quelli che natura vuole.

Spesso commette ingiustizia non solo chi fa ma anche chi non fa.

Tutte le cose sono reciprocamente intrecciate, il loro legame è sacro e quasi nessuna cosa è estranea ad un’altra.

Solo il presente ci è tolto, dato che solo questo abbiamo.

Nulla viene dal nulla, come nulla ritorna nel nulla.

Niente capita a nessuno, che questi non sia per natura in grado di reggere.

Le conseguenze della collera sono molto più gravi delle sue cause.

In sta vale de lacrime, quarcuno ce piagne bene.
In questa valle di lacrime, qualcuno ci piange bene [C’è chi trae beneficio anche dalle cose più brutte].

Mejo esse’ amato che ttemuto.
È meglio essere amati che temuti.

Ogni maravija dura tre giorni.
Ogni meraviglia dura tre giorni [Dopo un po’ anche le cose più belle stancano].

Acqua passata nun macina più.
Le cose passate non tornano indietro.

Troverai sollievo alle vane fantasie se compirai ogni atto della tua vita come se fosse l’ultimo.

Contro le cose non conviene adirarsi, giacché esse non se ne curano affatto.

Su li gusti nun ce se sputa.
I gusti non si discutono.

Male nun fa, paura nun avé.
Chi non fa del male non ha nulla da temere.

Roma è santa, ma er su popolo boja.
Roma è una città santa, ma non il suo popolo.

È preciso dovere dell’uomo quello di amare persino chi gli fa torto.

Prendi senza orgoglio, rinunzia senza difficoltà.

Mejo faccia tosta, che panza moscia.
Meglio fare la faccia tosta che avere la pancia vuota.

Er core nun se sbaja.
Il cuore non si sbaglia.

Pe’ cconsolasse abbasta guardasse addietro.
Per consolarsi basta guardare chi sta paggio di noi.