Dopo il weekend, esattamente come annunciato dal ministro Luigi Di Maio, si profilano 48 ore necessarie, per consolidare la maggioranza del governo. Ulteriori grane in vista della presentazione della relazione sulla giustizia, al Parlamento. Ecco il punto sulla situazione politica di oggi, 25 gennaio, gli aggiornamenti e le ultime notizie.
Il punto sulla situazione politica di oggi, 25 gennaio
Molti enigmi e interrogativi verranno risolti nel corso della settimana. Cosa escogita la maggioranza per “restare a galla”, soprattutto in vista di una “bocciatura” prossima, già annunciata in Parlamento, sul punto della Giustizia?
Dopo gli ultimi sussulti, la ricerca di un consolidamento della maggioranza rischia di essere evanescente. Per la “Giustizia“, in Parlamento, si profila una sconfitta certa.
Gli interventi degli esponenti sul punto della situazione politica di oggi
Sul punto è intervenuto anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, aggiungendo tasselli importanti sulle intenzioni della maggioranza, in merito al ritardo della fornitura dei vaccini e sulla tenuta del piano vaccinale.
Il M5S ed il Pd sembrano convinti dell’attuale governo Conte-bis e cominciano a pianificare strategie per irrobustire i numeri, soprattutto in Senato, dove un eventuale passaggio di Renzi( e di tutta Italia Viva) all’opposizione potrebbe decretare la definitiva disfatta.
La senatrice di Italia Viva Bellanova interviene su Skytg24, per fare chiarezza sulle sue posizioni: “tanti riconoscono che la nostra non è una battaglia strumentale.
Quando si valuta sulla base della percentuale che i sondaggi assegnano a questa o quell’altra forza politica e non si valuta la qualità della proposta avanzata, vuol dire che c’è un percorso che sta andando a consunzione”. Poi, aggiunge:”non considero una minaccia le elezioni”.
Il ministro degli Affari Boccia, ospite di “Agenda”, auspica un passo indietro da parte di Italia Viva. Nel corso dell’intervento, aggiunge: “mai un governo con la destra. Questa crisi si può risolvere soltanto in Parlamento”.
Emblematica è, poi, la posizione di Udc, espressa attraverso la senatrice Paola Binetti. Dopo un primo approccio positivo alla maggioranza e dopo i fattacci di Lorenzo Cesa, durante un’intervista al Corriere della Sera, la senatrice Binetti dichiara fallita la campagna di reclutamento dei responsabili. “Conte ha una maggioranza fragile”.
Inoltre, nel corso del vertice di oggi, appena concluso, Udc dichiara di opporsi alla relazione del ministro Bonafede e di voler restare “fuori dai giochi dei responsabili”. Quindi, dopo aver votato unanimemente la sfiducia del governo, nella settimana scorsa, l’ Udc si opporrà anche alla relazione del ministro della Giustizia.
La richiesta del Conte-ter
Anche nelle forze di maggioranza aleggia la convinzione di possedere numeri troppo esigui e leggeri. I centristi rilanciano e vorrebbero l’apertura di una “crisi formale“, per far nascere un nuovo Esecutivo. Da qui, potrebbero eventualmente costruirsi i presupposti per un governo Conte-ter.
Insomma, dopo il pericolo “Giustizia“, i ricatti ed i rilanci di Italia Viva, il Premier dovrà nuovamente fare i conti con ulteriori mediazioni, per provare a reggere il timone del governo, tra i continui attacchi delle forze politiche discordanti. Probabilmente dovrà nuovamente bussare alla porta di “colui che dissemina mine lungo il percorso”, sperando in un richiamo alla responsabilità, finora non pervenuta.
Anche Goffredo Bettini (Pd) ha manifestato la necessità di ricostruire un nuovo governo, considerando Giuseppe Conte un perno imprescindibile.
Dello stesso parere è anche il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova. “Conte farebbe bene a dimettersi subito, per un nuovo governo con una nuova e più ampia maggioranza riformatrice ed europeista che pensi ai vaccini e al Next Generation EU“, afferma Della Vedova.
Forza Italia, dopo le uscite di Tajani e di Berlusconi, registra un’altra posizione netta del senatore Maurizio Gasparri. Il senatore di Fi ha dichiarato, durante un’intervista del Tg2: “Forza Italia boccerà la malagiustizia di Bonafede”, uniformandosi alle scelte dell’intero Centrodestra.
Invece, discordante in merito alla formazione del Conte-ter, è apparsa la senatrice De Pretis(Leu), nel corso del programma “Agorà”, in onda su Rai Tre. Più precisamente, la senatrice di Leu ha posto dubbi numerici, dichiarando: Non capisco come possano uscire i voti con il Conte-ter, se non ci sono stati con il Conte-bis“.
Intanto proseguono i lavori del governo, nella giornata di oggi
Stamattina, intorno alle 09.30, è iniziato l’incontro in videocollegamento tra il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ed il n.1 di Confindustria, Carlo Bonomi. Il tema centrale è il Recovery Plan.
Nel corso dell’incontro, Conte avrebbe affermato: “l’obiettivo è offrire una pronta ripresa al Paese, dopo questi mesi di sofferenza e recessione economica. Stiamo creando le premesse per ripartire più forti di prima”.
Intanto, il M5S ha convocato per questa sera un’assemblea dei gruppi, per fare il punto della situazione politica.
La possibilità che cada il governo potrebbe risultare fatale. Cosa succederà se dovesse cadere il governo?
Anche Massimo Galli, direttore del reparto Malattie Infettive, dell’ospedale Sacco di Milano, sempre nel programma “Agorà”, ha affermato: “la stragrande maggioranza della popolazione ha ben altre esigenze, rispetto ad una litigiosità politica. La mia potrebbe essere presa per una dichiarazione qualunquista, ma meglio dire così”.
Prossime le dimissioni di Conte
Appaiono certe, dal primo pomeriggio di oggi, le dimissioni quantomai prossime del Premier. Ovviamente, sulla scelta incidono le trattative fallite di ricerca dei senatori “costruttori”. La maggioranza non è riuscita ad attrarre nessun senatore di Italia Viva, di Forza Italia, Più Europa e dell’Udc.
L’ultima chance è rappresentata dalle dimissioni e da una consequenziale “crisi pilotata”, per evitare di subire una sonora sconfitta, in vista della riforma Bonafede.