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Discorso di Putin allo stadio, tutte le stranezze: le pause, il “taglio” e l’ipotesi-sabotaggio

Putin, tutte le stranezze del discorso allo stadio Luzniki. Dmitrij Peskov, il portavoce del Cremlino, ha parlato di "guasto tecnico"

Fanno discutere le stranezze del discorso tenuto da Vladimir Putin allo stadio Luzniki in occasione dell’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea. Sui siti di informazione indipendenti serpeggia la domanda: “Chissà che fina farà il regista…”. Già, perché, il discorso di Putin verrà ricordato anche per la bizzarra interruzione.

Tutte le stranezze del discorso di Putin allo stadio Luzniki

Dmitrij Peskov, il portavoce del Cremlino, ha parlato di “guasto tecnico”, senza escludere la possibilità di un “sabotaggio” come sottolineato da Aleksej Navalny, il dissidente numero uno incarcerato e sotto processo. È quel che tutti hanno pensato. Ma non ci sono prove.

L’unica cosa certa è che si è trattato di una diretta con molti inconvenienti. Riavvolgiamo il nastro. Putin inizia a parlare dal palco al centro del campo di calcio che ospitò la finale dei Mondiali del 2018 alle 16.20 ora russa. Tre minuti e mezzo dopo, fa una strana pausa, nel mezzo del discorso. Quasi innaturale, nel mezzo di una frase, una quindicina di secondi. Ricomincia a parlare. Un’altra breve pausa, questa volta dieci secondi come riportato dal Corriere della Sera.

Le ipotesi

La prima Ipotesi è che Putin stesse aspettando applausi che tardavano ad arrivare. Improbabile, data la composizione della folla, scelta con cura tra i sostenitori del presidente e persone convocate all’occasione. La seconda, più probabile, è che si tratti di un guasto del suggeritore — il «teleprompter» —, che aveva quattro schermi, uno a ogni lato del palco per far scorrere il testo del discorso da leggere agli oratori chiamati sul palco.

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