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Quali sono le lauree che fanno lavorare prima e guadagnare di più nel 2021?

Quali sono le lauree che fanno lavorare prima e guadagnare di più nel 2021? Ecco tutto quello che c'è da sapere

Quali sono le lauree che fanno lavorare prima e guadagnare di più nel 2021? Se state per iscrivervi all’università, potreste dare un’occhiata a questo articolo. Ecco i dati diffusi dal rapporto AlmaLaurea sui tassi di occupazione e sugli stipendi medi, laurea per laurea.

Quali sono le lauree che fanno lavorare prima e guadagnare di più?

Il report di AlmaLaurea è particolarmente importante quest’anno perché potrebbe anche presupporre scenari futuri legati all’occupazione dopo la pandemia. Ma allo stesso tempo, proprio perché rilevati in un anno particolare, come il 2020, c’è anche l’invito a leggerli con la necessaria cautela. Lo scorso anno è stato un unicum, si spera. E bisogna già ragionare non dimenticando, in uno scenario di medio, lungo termine, agli obiettivi di Next Generation EU e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La pandemia ha penalizzato di più i neolaureati del centro nord

L’emergenza sanitaria ha ridotto per ovvi motivi il tasso di occupazione, rispetto agli anni passati, di chi ha conseguito la laurea negli ultimi dodici mesi. Le più penalizzate sono state le donne, ma anche i laureati del centro nord rispetto a quelli del sud.

Tassi di occupazione a un anno dalla laurea

Ma prima di verificare le lauree che fanno lavorare prima e guadagnare di più, ecco un primo bilancio complessivo sui tassi di occupazione dei neo laureati.

A un anno dal conseguimento del titolo di studio sono occupati (nel computo anche i giovani impegnati in attività di formazione retribuita), sono:

  • laureati di primo livello: 69,2%
  • laureati di secondo livello: 68,1%
  • laureati magistrali biennali: 72,1%
  • magistrali a ciclo unico: 60,7%
  • Tassi di occupazione a tre anni dalla laurea

Questi sono invece i dati a tre anni dal conseguimento del titolo di studi:

laureati di primo livello: 84,9%
laureati di secondo livello: 83,9%
laureati magistrali biennali: 86,6%
magistrali a ciclo unico: 77,6%
Tassi di occupazione a cinque anni dalla laurea

A cinque anni dal conseguimento del titolo di studi questi sono i dati sull’occupazione:

  • laureati di primo livello: 88,1%
  • laureati di secondo livello: 87,7%
  • laureati magistrali biennali: 88,1%
  • magistrali a ciclo unico: 86,3%
  • Le lauree che fanno lavorare prima e guadagnare di più

Questo il quadro generale, torniamo al dunque, le lauree che fanno lavorare prima e guadagnare di più.

Ci spieghiamo: nessuno di voi resta sorpreso se i laureati che hanno trovato prima occupazione e che hanno subito iniziato a intascare stipendi più che decenti siano stati i laureati in informatica. Vantano un tasso di occupazione pari al 97,1% (occupazione piena, o quasi) e guadagnano in media 1.833 euro al mese.

L’età media dei laureati in informatica che lavorano è piuttosto alta, 28 anni. Ma il dato non sorprende AlmaLaurea, molto spesso gli studenti di informatica conseguono la magistrale dopo un periodo di lavoro. Come non sorprende il secondo posto degli ingegneri. In particolare Industriali e dell’Informazione. In questi casi il tasso di occupazione è del 96% e lo stipendio medio mensile di 1.825.

Le lauree che fanno lavorare dopo e guadagnare meno

Beh, prima di continuare con le lauree che fanno lavorare prima e guadagnare di più, occupiamoci di quelle che sono in fondo alla classica, quelle che fanno lavorare di meno con stipendi anche inferiori.

Se state immaginando, come purtroppo è vero da qualche anno, ai laureati in Lettere, no, non è così. Sul fronte guadagni stanno messi peggio gli psicologi: hanno uno stipendio medio di 1.167 euro, contro i 1.335 dei laureati in Lettere. I laureati in psicologia hanno però un vantaggio, non grande, sul fronte occupazione:

  • laureati in Lettere occupati a cinque anni dalla fine degli studi: 24 %
  • laureati in Psicologia occupati a cinque anni dalla fine degli studi: 27,8%.
  • Le lauree che fanno lavorare prima e guadagnare di più: Economia

La laurea in Economia è stata dunque scavalcata da informatica e ingegneria industriale. Ma mantiene un buon tasso di occupazione dopo la fine degli studi. A 5 anni dal conseguimento del titolo gli occupati sono il 91,5, con uno stipendio medio di 1.626 euro. Il report conferma però un dato che allarma sulla disparità di genere.

Infatti un laureato in Economia guadagna più delle donne che hanno conseguito una laurea in Informatica o in Ingegneria Industriale.

Medicina superstar

Non c’è nessun dubbio che tra le lauree a ciclo unico quella che garantisce un maggior tasso di occupazione e stipendi più elevati sia la laurea di Medicina. Può essere a pieno titolo inserita tra le lauree che fanno lavorare prima e guadagnare di più. Il tasso di occupazione a cinque anni dal conseguimento del titolo è del 93,4% e lo stipendio medio è di 1.788 euro.

Ma quest’anno e mezzo di pandemia ha dato un forte impulso a tutto il settore Salute, compresi nel computo anche gli infermieri. È altrettanto vero che le differenza di stipendio tra uomini e donne in questo settore sono più evidenti che altrove:

  • stipendio di 1.677 per le donne
  • stipendio di 2.018 per gli uomini.

Giurisprudenza e architettura

Ma andiamo oltre tra le lauree che fanno lavorare prima e guadagnare di più non ha un posto di rilievo Giurisprudenza. A cinque anni dalla laurea il tasso di occupazione è basso (79,7%) ed è piuttosto basso anche lo stipendio (1.468 euro). Non va meglio sul fronte stipendi per i laureati in Architettura (1.456 euro al mese), che però rispetto ai laureati in Giurisprudenza hanno un tasso di impiego molto più alto (89.9%). Entrambe queste lauree penalizzano però le donne, una laureata in Giurisprudenza o Architettura guadagna meno di un laureato in Lettere.

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