Il Piemonte rischia concretamente il passaggio in zona arancione, sono in bilico Lombardia, Lazio, Puglia, Marche e Basilicata. Inoltre Emilia Romagna e Campania potrebbero finire in zona rossa.
Quali regioni cambiano zona e colore, la situazione al 26 febbraio
I focolai causati dalle varianti del Covid stanno facendo risalire l’indice Rt in diverse regioni d’Italia che rischiano così il cambio di colore. Le ordinanze territoriali del ministro Roberto Speranza sono attese per la giornata di oggi, venerdì 26 febbraio, ma saranno in vigore da lunedì 1 marzo per non penalizzare le attività commerciali, in particolar modo in zona gialla.
In Piemonte il governatore Alberto Cirio ha già annunciato che l’indice di contagiosità è arrivato a 1,03 e questo – dunque – farà scattare il passaggio in zona arancione. Rischiano anche Lombardia, Lazio, Puglia, Marche e Basilicata. Inoltre Emilia Romagna e Campania potrebbero finire in zona rossa.
Sale l’allerta anche in Toscana, con il varo della zona rossa a Pistoia e Siena dopo l’impennata dei casi (1.374) con altri 14 morti. Il giro di vite, annuncia il presidente della Regione Eugenio Giani, entra in vigore domani, sabato 27 febbraio. “La Toscana resta in zona arancione con eccezione di alcuni Comuni, ma il campanello d’allarme è molto forte” avverte Giani, parlando di un numero di casi che “non si verificava da mesi”.
Quando scatta il nuovo Dpcm
Nel frattempo l’Esecutivo è al lavoro per preparare il nuovo dpcm. L’ipotesi di aprire i ristoranti nelle Regioni in fascia gialla non sembra essere imminente, ancora chiuse pure palestre e piscine. Il nuovo Dpcm confermerà il divieto di spostamento tra le Regioni fino al 27 marzo e non consentirà di andare nelle seconde case se si trovano in zona rossa. L’unico spiraglio riguarda i cinema e i teatri. Oggi arriverà il parere del Cts sulla ripresa al 27 marzo che sarà positivo sia pur condizionato all’andamento dell’epidemia.