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Covid, aumentano ricoveri e terapie intensive | Quali regioni rischiano la zona gialla

Aumentano i ricoveri e le terapie intensive Covid. Per il momento tutta l’Italia è in zona bianca. E per questa settimana, successiva al Ferragosto, nulla cambierà. Dalla prossima, invece, potrebbe arrivare la prima zona gialla dopo mesi, anche se si tratta di un’ipotesi tutt’altro che certa. Ecco quali regioni rischiano di passare in fascia gialla.

Quali regioni rischiano la zona gialla?

Il primo parametro da considerare è quello dell’incidenza dei contagi: sopra i 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti il rischio di perdere la zona bianca si concretizza. Al momento quasi tutte le Regioni hanno valori superiori a questa soglia. Ecco il dato Regione per Regione:

Ad oggi sono sicure di restare in zona bianca grazie all’incidenza inferiore ai 50 solamente Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia (che è però in bilico) e Valle d’Aosta.

Le Regioni più a rischio: zona gialla per Sicilia e Sardegna?

In caso di incidenza superiore ai 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti i parametri da considerare sono quelli sui ricoveri. La Regione più a rischio è sicuramente la Sicilia, che potrebbe diventare zona gialla già dalla prossima settimana.

Al momento, oltre all’incidenza a 140, preoccupano i ricoveri: siamo (dati del 15 agosto) al 9% in terapia intensiva e al 15% in area medica. Di fatto vuol dire che se fino a martedì dovessero leggermente incrementare i ricoveri, con un 2% in più in intensiva e l’1% in area medica, la Sicilia andrebbe in zona gialla già dal 23 agosto. Considerando l’attuale trend è plausibile il passaggio, ma non è scontato: la Sicilia resta quindi in bilico, con numeri che potrebbero consentire un’altra settimana in zona bianca. L’altra Regione da tenere d’occhio è la Sardegna, i cui numeri sono leggermente migliori, nonostante un’incidenza a 148: i ricoveri in terapia intensiva sono al 10% (valore soglia), mentre quelli ordinari all’8%. Questi dati dovrebbero garantire la zona bianca sicuramente per un’altra settimana, se non di più. Non preoccupano, ad oggi, i valori delle altre Regioni ritenute a maggior rischio: il Lazio si attesta al 7% per entrambi i parametri, ma con un’incidenza meno alta (70) e un trend non preoccupante. In Calabria sale l’incidenza (81), ma le terapie intensive sono occupate ancora solo al 4%, con un 13% di ricoveri in area medica. Sia per Lazio che per Calabria, quindi, non si profila una zona gialla nell’immediato.


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