Quali sono le regioni che rischiano di passare in zona gialla dal prossimo 4 ottobre? Il monitoraggio dell’Iss di domani, come ogni venerdì, potrebbe ridisegnare un’Italia tutta in bianco. La direzione sembra quella: ma non è detta l’ultima parola.
Quali regioni rischiano di passare in zona gialla dal 4 ottobre?
C’è almeno una regione che rischia di passare in fascia gialla e una che proprio in zona gialla deve tornare. La Sicilia ha per la seconda settimana consecutiva dati da zona bianca, ma non si sa se questo basterà per tornare nella fascia più chiara. Venerdì scorso il ministero della Salute ha chiarito che per l’Isola era cominciato il percorso di uscita dalla zona gialla, ma che avrebbe dovuto confermare i dati i miglioramento.
I dati delle terapie intensive e dei ricoveri Regione per Regione
Per capire cosa deciderà domani la cabina di regia dopo il monitoraggio dell’Iss bisogna guardare ancora una volta ai dati. Gli indicatori decisivi per il colore delle Regioni sono l’occupazione di terapie intensive e area medica, oltre all’incidenza. I dati determinanti saranno quelli di oggi, che saranno diramati dopo il bollettino nel tardo pomeriggio e poi presi in considerazione domani nel monitoraggio, ma guardando quelli di ieri dell’Agenas ci si può fare un’idea. Il primo valore indica l’occupazione delle terapie intensive, il secondo i posti in area non critica:
- Abruzzo 3% – 4%
- Basilicata 2% – 10%
- Calabria 9% – 16%
- Campania 3% – 7%
- Emilia Romagna 5% – 5%
- Friuli Venezia Giulia 3% – 4%
- Lazio 6% – 6%
- Liguria 4% – 3%
- Lombardia 4% – 6%
- Marche 9% – 6%
- Molise 3% – 1%
- Provincia di Bolzano 8% – 5%
- Provincia di Trento 3% – 4%
- Piemonte 4% – 3%
- Puglia 3% – 5%
- Sardegna 6% – 8%
- Sicilia 7% – 14%
- Toscana 6% – 5%
- Umbria 2% – 7%
- Valle d’Aosta 0% – 2%
- Veneto 4% – 3%
La Sicilia ha entrambi i valori sotto la soglia della zona gialla: le terapie intensive sono al 7% (sotto al 10%), i posti in area medica al 14% (sotto al 15%). Per questo motivo potrebbe tornare in zona bianca da lunedì 4 ottobre, se il ministero della Salute riterrà soddisfacente il calo dei dati. Altrimenti rischia di restare in zona gialla per un’altra settimana, in cui dovrà confermare nuovamente i dati da zona bianca. La Calabria, invece, è ancora una volta a rischio: le terapie intensive sfiorano la soglia limite al 9%, i posti in area medica la superano al 16%.