Qualità della vita 2021, quali sono le province italiane dove si vive meglio? E quali sono le città che offrono più servizi? La classifica completa messa in piedi dall’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, vede una vera e propria rivoluzione nei vertici. Scopriamo insieme quali città hanno conquistato la vetta!
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Qualità della vita 2021, la classifica completa
La provincia di Parma conquista la vetta della classifica sulla qualità della vita, seguita sul podio da Trento e Bolzano. Tutte del Sud le ultime, secondo il Rapporto sulla Qualità della Vita in Italia 2021 di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, giunta alla 23esima edizione.
Magli nera a Crotone
Quest’anno la maglia nera va a Crotone, preceduta da Napoli e Foggia (che era ultima lo scorso anno). A metà classifica Roma, che scivola al 54/mo posto (l’anno scorso era al 50/mo), seguita dalla prima provincia meridionale per qualità della vita, che è Matera. Il rapporto registra quest’anno la scalata dei grandi centri urbani del Centro-Nord, con Bologna che era 27ma lo scorso anno e ora è quarta, Milano, che guadagna ben quaranta posizioni (dalla 45ª alla quinta) e Firenze, da 31ma a sesta.
Qualità della vita 2021, la classifica completa per sicurezza
In testa a questa particolare graduatoria troviamo Bolzano e Bologna, un risultato in linea con le edizioni precedenti. A seguire Fermo, Trento e Cuneo. Tra le 33 province comprese nel gruppo di testa (erano 32 lo scorso anno), 6 appartengono al nord-ovest, dato immutato rispetto alla passata edizione: 3 in Piemonte (Cuneo, Biella e Asti); la provincia di Aosta in 22° posizione; 2 delle 12 province lombarde, come nei due anni passati (nell’ordine Monza e della Brianza e Brescia).
A farla da padrone sono come sempre le province province del nord-est con ben 18 elementi nelle prime posizioni (ma uno in meno rispetto al 2020). Tra le posizioni di testa figurano le due province del Trentino-Alto Adige, tutte le province venete tranne Belluno e Vicenza e 3 delle 4 province del Friuli-Venezia Giulia, ad eccezione di Gorizia. Trova una ulteriore conferma la rilevante presenza dell’Emilia Romagna, con 8 su 9 province censite nel gruppo di testa, mentre Rimini si classifica nel gruppo 2.
Qualità della vita 2021, la classifica completa per istruzione e formazione
Nella dimensione istruzione e formazione si piazza Trieste, davanti ad altre tre province del nord est, Bologna, Trento e Milano, che confermano gli eccellenti piazzamenti già conseguiti nelle due passate edizioni. Nel raggruppamento di testa, che comprende 27 province, contro le 30 della passata edizione, figurano 8 province del nord-ovest, 2 in meno rispetto allo scorso anno (Torino in Piemonte; Aosta; Milano, Lecco, Como e Monza e della Brianza in Lombardia; Genova e Savona in Liguria).
Il nord est è rappresentato da 14 province, 2 in più rispetto al 2020 (Trento in Trentino-Alto Adige; Padova, Verona e Vicenza in Veneto; le 4 province del Friuli-Venezia Giulia; 6 delle 9 province dell’Emilia Romagna, nell’ordine Bologna, Parma, Modena, Ravenna, Ferrara e Forlì-Cesena). Inoltre, figurano nel gruppo di testa 5 province dell’Italia centrale: Firenze in rappresentanza della Toscana; Perugia per l’Umbria; Ancona e Ascoli Piceno per le Marche; Roma per il Lazio. Viceversa, le 24 province che si classificano nel gruppo di coda appartengono tutte all’Italia meridionale e insulare, con un incremento di 2 unità. Sono censite nel gruppo di coda 2 province campane, Napoli e Caserta; 4 province pugliesi, Brindisi, Barletta-Andria-Trani, Taranto e Foggia; tutte le province calabresi; tutte le province dislocate in Sicilia; 4 delle 5 province sarde, ad eccezione di Cagliari. In ultima posizione c’è Crotone.
Dimensione ambientale
Davanti a tutti Reggio Emilia, seguita da Pordenone, Mantova e Parma. Nelle 23 posizioni di testa, 2 in più rispetto alla passata edizione, figurano 19 province dell’Italia settentrionale e 4 dell’Italia centrale. Appartengono al gruppo di testa 8 province del nord ovest, due in meno rispetto allo scorso anno (Verbano-Cusio-Ossola e Torino in Piemonte; 6 delle 12 province/città metropolitane lombarde, nell’ordine Mantova, Lodi, Brescia, Milano, Monza e della Brianza e Bergamo) e come lo scorso anno 11 province del nord est (Padova, Treviso e Venezia in Veneto; Pordenone per il Friuli-Venezia Giulia; tutte le province dell’Emilia Ro-magna ad eccezione di Piacenza e Ravenna). Inoltre, come già si è detto in precedenza, figurano nel gruppo di testa 4 province dell’Italia centrale (Prato e Lucca in Toscana; Macerata e Ancona nelle Marche)
Passano da 47 a 49 le province censite nei primi due gruppi, ovvero quelli dove la qualità ambientale è buona o accettabile. Nelle restanti 58 province, di contro, la qualità ambientale risulta scarsa o insufficiente. Sono 25 quelle nel gruppo di coda, cinque in meno dello scorso anno. Presenti 5 province del nord ovest (Alessandria in Piemonte; Como in Lombardia; 3 delle 4 province liguri ad eccezione di La Spezia), 3 province del centro Italia contro le 6 della passata edizione (Massa-Carrara e Grosseto in Toscana, Latina nel Lazio) e 17 province in Italia meridionale e insulare, contro le 18 dello scorso anno (le due province molisane; Napoli in Campania; tutte le province pugliesi ad eccezione di Bari e Lecce; Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone in Calabria; Trapani, Calta-nissetta, Palermo, Messina, Siracusa e Catania in Sicilia; Sassari in Sardegna). Come nei due anni passati, chiude la classifica Catania.
Sicurezza
È Aosta la provincia italiana più sicura secondo il rapporto Qualità della vita 2021. Conquista la vetta scalando ben 11 posizioni rispetto alla passata edizione. Seguono, nell’ordine, Rieti, Potenza e Pordenone, che a loro volta guadagnano posizioni, pur confermando anche quest’anno la loro presenza nel gruppo di eccellenza formato da 29 elementi così come avviene da tre edizioni a questa parte. La situazione è più o meno stabile: anche nel 2021 le province in cui la situazione con riferimento alla sicurezza è risultata buona o accettabile ammontano a 61, un risultato molto positivo.
Tempo libero e turismo
Conferma in vetta alla classifica, dove Siena conferma i piazzamenti ottenuti nelle passate edizioni. Seconda Rimini, poi Aosta e Verbano-Cusio-Ossola, mentre Grosseto si piazza in quinta posizione. Complessivamente. il gruppo di testa comprende 21 province con una presenza pressoché esclusiva dell’Italia centro-settentrionale, ad eccezione della provincia di Sassari in rappresentanza dell’Italia meridionale e insulare.
Tra i capofila ci sono le stesse 6 province del nord ovest che già si erano classificate negli anni passati (Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte; Aosta; Sondrio in Lombardia; Imperia, Savona e La Spezia in Liguria), 4 province del Nord-est (Bolzano e Trento in Trentino-Alto Adige; Belluno in Veneto; Rimini in Emilia-Romagna), ben 10 province in Italia centrale.
Il gruppo di coda comprende 28 province, prevalentemente dislocate nell’Italia meridionale e insulare, 2 province del Nord-ovest (Lodi e Monza e della Brianza in Lombardia, come negli anni passati), una nel Nord-est (Rovigo in Veneto), mentre le restanti 25 sono dislocate in Italia meridionale e insulare.