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Quando e dove serve il Green pass? Cosa c’è da sapere sul nuovo decreto Covid

Quando e dove serve il green pass? È la domanda che in molti si stanno ponendo nelle ultime ore. Vediamo insieme di chiarire tutto quello che c’è da sapere sul nuovo decreto Covid varato dal governo. La certificazione verde attesta la vaccinazione, la guarigione o un esito negativo di un test. Si può avere in diversi modi e fornendo codici e documenti differenti.

Quando e dove serve il Green pass? Cosa sapere sul nuovo decreto

Il Green Pass (Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID) è la certificazione nata su proposta della Commissione europea per agevolare la libera circolazione in sicurezza dei cittadini nell’Unione europea durante la pandemia di COVID-19. È digitale e stampabile, contiene un codice a barre bidimensionale (QR Code) e un sigillo elettronico qualificato. In Italia, viene emessa soltanto attraverso la piattaforma nazionale del Ministero della Salute.


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A cosa serve il Green pass

La Certificazione verde COVID-19 può essere richiesta nel nostro Paese per partecipare a eventi pubblici, per accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in “zona rossa” o “zona arancione”. Il governo e le Regioni stanno discutendo di come implementarne l’uso per limitare la diffusione della variante Delta e l’aumento dei contagi.

Da quando e dove vale?

Dal 1 luglio la Certificazione verde nazionale è valida come EU digital COVID certificate e rende più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Ue e dell’area Schengen. In Europa, il regolamento approvato dal Parlamento europeo, prevede che gli Stati dell’Ue non possano imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati – come quarantena, autoisolamento o test – a meno che “non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica”. La Certificazione resterà in vigore per un anno a partire dal 1° luglio

Quanto dura il green pass?

In caso di vaccinazione, il certificato nazionale in Italia è valido dal 15esimo giorno successivo all’inoculazione della prima dose di un vaccino riconosciuto dall’Aifa – Pfizer, Moderna, AstraZeneca o Johnson&Johnson – fino alla data della seconda dose e da quel giorno per altri 270 giorni (circa 9 mesi). Con le modifiche attese a breve, il pass per l’Italia dovrebbe essere rilasciato solo dopo la seconda dose. Per viaggiare fuori dai confini nazionali la validità scatta dal 15esimo giorno successivo alla seconda dose

Nuovo decreto Covid, quando serve il green pass per andare al bar o al ristorante

Serve il green pass per andare al bar o al ristorante? Dall’entrata in vigore del nuovo decreto, per sedersi nei bar e nei ristoranti al chiuso sarà necessario avere il pass, ottenibile in questa prima fase con una sola dose (o con il certificato di guarigione o il tampone negativo), mentre nessun obbligo ci sarà per prendere il caffè al bancone.

Non a caso il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha chiarito che sarà previsto “una sorta di periodo transitorio per coloro che avevano già il green pass a seguito di una prima dose di vaccino, e che “continueranno ad avere il green pass valido fino alla somministrazione della seconda dose, quindi non si negano diritti a chi li ha già acquisiti“. Le due dosi saranno invece necessarie per entrare in discoteca o per prendere treni, aerei e navi a lunga percorrenza.



Green pass, serve per viaggi, spostamenti e mezzi pubblici?

Il green pass serve per viaggi, spostamenti e per prendere i mezzi pubblici? Dall’entrata in vigore del nuovo decreto, per prendere treni, aerei e navi a lunga percorrenza. sarà necessario avere il pass, ottenibile in questa prima fase con una sola dose (o con il certificato di guarigione o il tampone negativo).

Una decisione sull’eventuale uso del Green pass per autobus e metropolitane sarà presa in un secondo momento. La decisione potrebbe arrivare insieme a quella sulla scuola per la quale, come viene confermato, la valutazione sarà fatta più avanti, alla luce dei dati su contagi e vaccinazioni.

Green pass obbligatorio:  il PDF da scaricare

Nel documento approvato dai presidenti di Regione si ritiene “indispensabile che l’utilizzo delle certificazioni verdi sia esteso, a prescindere dal contesto epidemiologico territoriale di riferimento, alle seguenti attività: grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi”. È il via libera atteso dal governo che oggi inserirà nell’elenco anche i treni a lunga percorrenza, gli aerei e le navi. Servirà il certificato pure per i ristoranti al chiuso, ma è probabile che basterà soltanto la prima dose di vaccino.

Cinema e teatri con il green pass obbligatorio: il PDF da scaricare

L’obbligo di green pass serve a tenere aperte le attività, ma anche a consentire una capienza maggiore nei luoghi al chiuso. Al cinema e al teatro bisognerà presentarlo all’ingresso, ma non sarà indispensabile occupare i posti alternati e le sale potranno essere riempite.



Le discoteche restano chiuse

Niente da fare – come previsto – per le discoteche che resteranno chiuse anche per i possessori di green pass. Questa la decisione dell’Esecutivo dopo l’incertezza dello scorso anno quando le discoteche furono riaperte e poi chiuse nuovamente dopo Ferragosto.

Zona gialla, arancione e rossa: i nuovi limiti

Se le regioni dovranno cambiare colore, adesso lo stabiliranno dei parametri diversi, come già caldeggiato dalle Regioni nelle scorse settimane: il limite tra zona bianca e gialla sarà stabilito dalla percentuale di occupazione dei posti letto disponibili. L’indicazione della cabina di regia è fissare il limite al 10% per le terapie intensive e al 15% per i reparti ordinari.

Per passare in zona arancione invece le soglie sono fissate al 20% dei posti disponibili nelle terapie intensive e al 30% per tutti gli altri ricoveri. I limiti per l’ingresso in zona rossa sono con le terapie intensive piene più del 30% e con gli altri reparti al 40%.


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