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Quando si festeggia San Silvestro, ultimo giorno dell’anno, nel 2022?

La notte di San Silvestro è il 31 dicembre di ogni anno ed è il momento in cui, in molte parti del mondo, iniziano i festeggiamenti per il Capodanno. Perché questa festa si chiama così? Quando si festeggia nel 2022 l’ultimo giorno dell’anno?

Quando è San Silvestro, ultimo giorno del 2022?

La notte di San Silvestro, chiamata anche Vigilia di Capodanno, Veglione di Capodanno o Ultimo dell’Anno, è la notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio dell’anno nuovo. La notte di San Silvestro nel 2022 è sabato 31 dicembre.


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Spesso la notte di San Silvestro viene chiamata Capodanno, quando in realtà tale termine si riferisce solo all’inizio del nuovo anno, quindi dalla mezzanotte in poi. Possiamo dire che fino alle 23:59 del 31 dicembre è la notte di San Silvestro, dalle 00:00 del 1 gennaio è Capodanno.

I primi a festeggiare Capodanno

L’Isola Kiribati (Isola Christmas), Tonga e Samoa in Oceania sono le prime a festeggiare Capodanno (per via del fuso orario), seguite da Nuova Zelanda, Australia e Giappone. Le Hawaii e l’arcipelago delle Samoa Americane sono invece le ultime a vedere l’anno nuovo, mentre in Italia sono già le 12 del 1 gennaio.

Perché la notte di Capodanno si chiama Notte di San Silvestro?

Vi siete mai chiesti perché l’ultimo giorno dell’anno, il 31 dicembre, si chiama notte di San Silvestro? La risposta è molto semplice: come ben sappiamo, ogni giorno del calendario gregoriano è dedicato alla commemorazione di un Santo. Il 31 dicembre è dedicato appunto a Papa Silvestro I, XXXIII vescovo di Roma e nominato Santo, morto proprio in questo giorno dell’anno 335.

Il motivo per cui l’ultimo dell’anno si chiama notte di San Silvestro, quindi, si deve alla coincidenza di date nel calendario: non c’è alcuna relazione tra i festeggiamenti per il Capodanno e la commemorazione di Papa Silvestro I.

Chi era San Silvestro?

San Silvestro è stato il primo Papa della storia del Cristianesimo dopo che l’Imperatore romano Costantino proclama la libertà di culto per i cristiani nel 313. Con il nome di Papa Silvestro I è stato pontefice dal 314 al 335, un periodo di grandi cambiamenti per la storia della Chiesa. San Silvestro muore il 31 dicembre del 335 d.C. e un anno dopo, il giorno della sua morte era già diventato una festa commemorativa per la Chiesa.

Secondo alcuni racconti originati nel Medioevo, Papa Silvestro è stato colui che ha convertito Costantino, l’Imperatore che mette fine alle persecuzioni dei cristiani e dà inizio alla storia della Chiesa moderna. In realtà ci sono alcuni documenti storici che dimostrano che non è andata così, ma entrambi questi personaggi hanno avuto un forte impatto per il Cristianesimo. La figura di San Silvestro è legata anche a leggende che raccontano la forza della sua fede. La più famosa è l’incontro con un terribile drago che viveva sul colle Palatino di Roma. Per salvare gli abitanti della città dalla temibile creatura, si reca nel nascondiglio del mostro solo con un crocifisso in mano e questo basta per domare e catturare il drago.

Il Drago e la sua simbologia per la cultura cinese

Il drago cinese è simbolo di fortuna e potere, è una creatura mitologica buona e nobile e, in antichità, era associato all’Imperatore. Perché il drago è cosi importante nella cultura cinese? Che differenza c’è con il drago occidentale?

Origine dei festeggiamenti per Capodanno e la Notte di San Silvestro

Il Capodanno, vale a dire il primo giorno di un anno nuovo, è una festività che ha origini antichissime. Ogni civiltà e cultura dell’antichità ha avuto la tradizione di festeggiare il passaggio da un anno all’altro con celebrazioni e riti propiziatori. Basti pensare al Capodanno Cinese, che ha una storia di almeno 3500 anni!

I festeggiamenti per il capodanno non sono sempre stati la notte di San Silvestro e, ancora oggi, paesi che usano calendari diversi da quello gregoriano, come il calendario cinese, festeggiano il Capodanno in altri momenti dell’anno!

Nell’antica Roma, ad esempio, il capodanno era festeggiato il primo giorno del mese di marzo. Nel 46 a.C., quando Giulio Cesare promulga il calendario giuliano, si stabilisce il 1 gennaio come data di inizio del nuovo anno. Le festività del 1 gennaio nell’antica Roma celebravano il dio Giano al quale è dedicato anche il mese di gennaio. Mentre nella tradizione cristiana, il 1 gennaio è il giorno della circoncisione di Gesù Cristo, mentre più tardi per la Chiesa Cattolica diventa solennità dedicata a Maria Santissima Madre di Dio.

Nonostante il calendario giuliano fosse stato adottato da tutto l’Impero Romano e, successivamente, dai diversi stati e regni costituitosi nel Medioevo, fino al XVII secolo non tutti festeggiavano il Capodanno il 1 gennaio. Per esempio, a Venezia si festeggiava il 1 marzo, a Firenze e Pisa il 25, così come in Inghilterra e in Irlanda. A Parigi si cominciava a contare l’anno dalla Pasqua, mentre in Spagna con il Natale. Dopo il 1691, per volere di papa Innocenzo XII, la data di inizio del nuovo anno si uniforma ancora una volta, riaffermando il 1 gennaio come inizio ufficiale dell’anno del calendario gregoriano.

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