Cronaca

La variante Delta del Covid, L’Iss rassicura: “In Italia l’incidenza è sotto l’1% dei casi”

Quanti casi di variante Delta del Covid ci sono in Italia? A rispondere alla domanda è Iss il quale ha evidenziato che l’incidenza dei casi resta sotto l’1%. Intanto, nella giornata di ieri 18 giugno, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che impone cinque giorni di quarantena e tampone obbligatorio per chi viene dal Regno Unito.

Quanti sono i casi di variante Delta in Italia?

La variante indiana, classificata come Delta, “al momento non costituisce un particolare pericolo per l’Italia”. A renderlo noto è Anna Teresa Palamara, a capo del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, secondo la quale al momento la variante predominante è la Alfa, quella inglese, identificata nell’80% dei casi; la Delta, invece, resta sotto l’1% di incidenza.

Che cos’è la variante Delta, sintomi e come riconoscerla

La variante Delta, individuata per la prima volta in India, è conosciuta anche come variante VUI-21APR-01 o B.1.617 e presenta una serie di mutazioni tra cui la E484Q, L452R e P681R la cui presenza contemporanea desta molte preoccupazioni tra gli esperti. Il timore maggiore è che questo ceppo possa essere più contagioso e che presenti dei maggiori rischi di reinfezione.

Al momento tuttavia, precisa il ministero della Salute, non sembrano esserci delle evidenze che questa variante causi una malattia più grave o che i vaccini siano meno efficaci, in ogni caso sono in corso degli studi che hanno come obiettivo quello di capire in modo più preciso quale sia l’impatto delle mutazioni sul comportamento del virus, in modo da poter attuare degli interventi appropriati.

Lo studio

Un recente studio del Francis Crick Institute di Londra e pubblicato sulla rivista Lancet ha messo in evidenza come in seguito all’infezione dalla variante Delta sia stata rilevata una quantità di anticorpi neutralizzanti inferiore rispetto a quelli contro la forma originale del virus di Sars-Cov2. Inoltre gli studi attualmente pubblicati riferiscono anche una maggiore contagiosità, compresa tra il 40 e il 60%, rispetto alla variante inglese, conosciuta anche come variante Alpha. La variante Delta infine sembra comportare anche un rischio di ospedalizzazione maggiore (2,6 volte di più).


Variante Delta, i dati inglesi rassicurano: “Pochissimi rischi con due dosi di vaccino”

 


 

I sintomi della variante Delta

Per quanto riguarda i sintomi non sembrano esserci delle differenze significative rispetto alle altre varianti di Covid. Le persone affette dalla variante Delta quindi possono essere completamente asintomatiche o sviluppare i classici sintomi della malattia, quali febbre, tosse, mal di gola, debolezza, affaticamento e dolore muscolare oltre che alla perdita dell’olfatto e all’alterazione del gusto.

Un gruppo di medici indiani ha recentemente riferito di aver notato la comparsa di sintomi anomali in pazienti affetti da questa mutazione, mai riscontrati negli altri. Si tratta di danni all’udito, gravi disturbi gastrici e coaguli di sangue che portano alla cancrena. Al momento però non è ancora stata confermata l’associazione tra questi sintomi e il nuovo ceppo.


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